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Il settimanale Stop intervista don Stanzione sugli Angeli PDF Drucken E-Mail
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Il settimanale Stop intervista don Stanzione sugli AngeliA  Campagna, in provincia di Salerno, esiste un museo interamente dedicato agli angeli. Noi abbiamo incontrato l’ideatore don Marcello Stanzione, 49 anni, parroco del santuario di Santa Maria La Nova dal 1991, uno dei maggiori esperti di creature celesti. Tanto che da otto anni, con la collaborazione dell’Associazione Milizia di San Michele Arcangelo, organizza un meeting nazionale sugli angeli con i più importanti studiosi italiani e stranieri. Come è nato questo museo? “Circa venti anni fa un benefattore di Padova mi lasciò 4 mila euro e ci feci il museo. Ho dedicato la mia vita allo studio e alla diffusione del culto degli angeli, ho scritto più di ottanta libri sull’argomento e mi sembrava doveroso creare uno spazio in cui raccogliere le testimonianze e il materiale proveniente da collezionisti e privati benefattori di tutto il mondo. Ora, però, dovremmo spostarci nella vecchia scuola elementare del paese, che chiude per mancanza di alunni”. Quali pezzi sono esposti? “Ci sono oltre mille pezzi: ...

... statue di ogni materiali, ceramiche , mosaici , sculture , santini, affreschi, libri, quadri catechistici, ritratti, manifesti, pezzi del presepe napoletano e anche immagini kitsc d’interesse antropologico, come le raffigurazioni di angeli accanto agli uomini”.

Hanno grande valore?

“Molti no, ma servono a diffondere il culto. Ciò non toglie, però, che nella collezione siano presenti pezzi rari come il San Michele proveniente dalla Grecia, dove l’Arcangelo è raffigurato con il globo terrestre come uno dei reggitori della Terra, e quelli presi in Romania, nel Perù o a Mont – Saint – Michel e a Lourdes, in Francia”.

Quali sono gli angeli più raffiguranti?

“In assoluto San Michele Arcangelo, il guerriero alato con la spada in mano. E’ il difensore per eccellenza, il principe degli angeli, il più bello e potente, il protettore della Chiesa. La sua missione è portare gli uomini alla vittoria contro Satana. Quindi c’è San Raffaele e, al terzo posto, San Gabriele”.

Come mai questa passione?

“Io amo definirmi un curato di campagna che s’impegna quotidianamente a diffondere la devozione e l’amore verso i celesti messaggeri di Dio: scrivo articoli, ho vari siti, un mio profilo Facebok. E ho anche fondato la Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org), un’associazione di fedeli che s’impegna nella diffusione del vero culto di San Michele e degli altri angeli, in particolare dell’Angelo Custode. Tra gli obbiettivi c’è quello di spiegare che gli angeli non hanno nulla a che vedere con le pratiche esoteriche”.

Gli angeli, secondo lei, cosa rappresentano?

“Sono la presenza buona nella nostra vita. la forza positiva nel cammino. Stanno al nostro fianco sempre, difendendoci dai nemici spirituali e dai pericoli. Sono creature come noi ma con un’unica differenza: noi nasciamo e decidiamo mentre gli angeli non muoiono. Hanno le ali perché nella Bibbia è scritto che sono veloci e vengono rappresentati giovani perché sono eterni e non invecchiano mai”.

Che compiti hanno?

“Sono impiegati in una continua lotta contro i demoni. Sono esorcisti che ci proteggono fisicamente da grossi incidenti, c’illuminano interiormente e sono la voce della nostra coscienza. Inoltre c’insegnano a pregare e sono presenti alla Messa”.

Ovviamente crede fermamente nell’angelo custode?

“Certo. E’ sempre con noi, da quando nasciamo. Ci aiuta in ogni momento del giorno e della notte, è il nostro migliore amico. Dio ha regalato a ogni uomo un protettore straordinario. Tutto ne hanno uno, anche chi non crede e si dichiara ateo. E può fare qualsiasi cosa per il suo protetto”.

Spesso, però, questi argomenti sono accompagnati da grande scetticismo…

“Purtroppo è vero: devo ammettere che esiste molto scetticismo nei riguardi degli angeli anche all’interno della stessa Chiesa. E’ doloroso dirlo, ma ci sono sacerdoti che non ci credono. per secoli la Chiesa ha fatto molto per la spiritualità angelica, ma negli ultimi settant’anni non si parla più del Purgatorio e del ruolo degli angeli, e si dà spazio alle filosofie new age e alle credenze esoteriche”.

Come riconoscere il proprio angelo custode?

“Esistono libri e siti Internet che spiegano come fare per conoscere il nome del proprio angelo custode. ma solo alcuni grandi santi come San Francesco e Padre Pio hanno avuto il dono da Dio di sapere il nome del loro angelo custode. Pure la mistica calabrese Natuzza Evolo ha raccontato che vedeva gli angeli delle persone. E grazie a loro, pur non avendo studiato, riusciva a fare diagnosi mediche perfette. C’è una teoria, descritta da san Tommaso d’Aquino, secondo la quale una persona privata ha un angelo normale, mentre un’altra che vede guidare una comunità ne ha uno più importante. In base a questa teoria, l’angelo custode del papa è san Michele Arcangelo. A mano a mano che una persona procede nel cammino della santità, il Signore le affianca un angeli più qualificato”.

Quali sono le preghiere da rivolgere agli angeli?

“Io recito la Corona Angelica di san Michele Arcangelo, una specie di rosario con nove invocazioni, ognuna delle quali è seguita da un Padre Nostro e da tre Ave Maria. Alla fine si dice un Padre Nostro a San Michele, uno a san Gabriele, uno a san Raffaele e uno all’angelo custode. L’obbiettivo è quello di portarci in Paradiso, per questo le creature celesti vanno pregate e rispettate, mentre noi dobbiamo osservare i comandamenti e comportarci bene o almeno sforzarci. E’ inutile fare rituali e poi avere una doppia vita. Tutti quelli che li pregano li sentono vicini”.

Che atteggiamento dobbiamo avere verso gli angeli?

“Di normale devozione: bisogna venerarli senza fanatismi, da obbedienti figli della Chiesa. A volte però ci sono degli eccessi: ti imbatti in persone squilibrate che vedono angeli e demoni ovunque. Sono affetti da demonopatie e vanno indirizzati dagli psichiatri”.

di ANTONIO D’ADDIO

Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui)

 
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