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CHANNELLING E ANGELI: L’INGANNO NEW AGE di don Marcello Stanzione PDF Drucken E-Mail
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venerdì, 06 gennaio 2017
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CHANNELLING E ANGELI: L’INGANNO NEW AGEDiverse correnti di esoteristi si interessarono agli angeli in Europa nei secoli scorsi e si interessano di essi oggi specialmente negli Stati Uniti. Dal XIV al XVI secolo, particolarmente in Boemia ed a Praga, si sviluppò la Cabala cristiana i cui principali maestri furono Reuchlin ed il famoso Cornelio Agrippa. Questo cabalismo cristiano sognava la pietra filosofale, una magia, una scienza occulta così potenti che permetterebbero di dominare tutte le forze dell’Universo. Se ci si ricorda delle devianze condannate nel Concilio di Laodicea, è facile comprendere quale posto hanno gli angeli in questo universo. Si tratta del tutto semplicemente di una risorgenza della magia operante attribuita ai nomi angelici portatori di virtù segrete ed associati alla numerologia : quella stessa che fece vietare dalla Chiesa l’uso dei nomi angelici oltre a quelli di Michele, Gabriele e Raffaele, tutti gli altri essendo suscettibili di invocare i demoni. ...
...
        Per i cabalisti, gli angeli sono stati estratti dal fuoco primordiale. Essi possono essere puri spiriti ; in questo caso, rimangono sempre presso Dio.
         Essi possono essere parzialmente materiali. Quegli hanno una forma, un’apparenza umana. Essi vivono in mezzo agli uomini e li assistono. Questi angeli sono chiamati Metatroni. Quanto ai demoni, essi non sono affatto dei ribelli intestarditi nel fare il Male, ma i servi di Dio, gli agenti della Sua collera che castigano le colpe dei peccatori.
         Nel XVII e XVIII secolo, attraverso l’Europa luterana, nacque un’altra teoria ugualmente popolata di Angeli, la teosofia di Jacob Boehme, Schaeffler, Swdenborg e Saint-Martin.
         Ma è in California ed all’inizio degli anni 1970 che nacque e si sviluppa un movimento nel quale gli angeli hanno un posto considerevole, cosa che spiega in grande parte l’attrazione di cui beneficia attualmente il mondo angelico. Il compianto abate francese Jean Vernette, specialista di questa corrente nota sotto l’appellativo di New Age, ne dava la seguente definizione : “L’idea essenziale è che l’umanità sta per entrare, alla vigilia dell’anno 2000 e del passaggio dell’era astrologica dai Pesci a quello dell’Acquario, in una età nuova di presa di coscienza spirituale e planetaria, di armonia e di luce, marcato da delle mutazioni psichiche profonde. Esso vedrebbe in particolare il secondo avvento di Cristo (Bisogna sapere che il Cristo del New Age non ha molto a che vedere con Quello dei cristiani. Non essendo Gesù, per gli adepti, che una delle figure di un Messia che ritorna ad ogni passaggio da un’era astrologica all’altra sotto un nuovo avatar... Taluni protestanti americani non esitano a vedere in questo pseudo-Cristo l’Anticristo stesso.), le cui “energie” sarebbero già all’opera in mezzo a noi nel cuore del funzionamento dalle molteplici ricerche spirituali e gruppi religiosi caratteristici della nostra epoca” (Le Nouvel Age ; à l’aube de l’ère du Verseau. Tequi éditeur).
         Le fonti della New Age sono numerose. Vi si ritrovano dei temi presi dalla Gnosi e dal manicheismo, da Elena Blavaky, che volle rimettere alla moda il culto di Iside (Iside ridiventa fortemente alla moda, come lo attesta, tra le altre, un romanzo di successo americano. Nelle grinfie del diavolo, di Cathy Cash Spellman, dove la dea egizia tiene un ruolo benefico che tende ad identificarlo alla Vergine Maria, che non sarebbe, secondo talune tesi in voga, che uno degli avatars della Potenza femminile eterna ed universale...), ma che era satanista ; da Alice Bailey, fondatrice del Lucifer Trust, da Eliphas Levi, al mago Papus ed a René Guénon, per non citare che essi. Gli adepti della New Age chiamano all’esperienza diretta fuori dai quadri “costrittori” delle chiese e delle loro direttive dogmatiche percepite come intollerabili. Sarebbe al fine di conservare il loro potere sulle masse che le religioni tradizionali avrebbero sempre combattuto questa forma di esperienza diretta... Sarebbe per le stesse basse ragioni che esse continuerebbero oggi a denunciarli come tante pratiche pericolose ed irresponsabili... Una delle pratiche in questione, ribattezzata per l’occasione channelling, riviene di fatto dallo spiritismo tale come Allan Kardec lo mise di moda alla metà del secolo scorso. I rischi incorsi da quelli che vi si danno sono gli stessi. Lo scopo del channelling, come quello dello spiritismo, è di stabilire il contatto con l’Aldilà, l’universo invisibile e pertanto vicino al nostro. Questa comunicazione passa attraverso un canale, in inglese channel, cosa che gli spiriti chiamano volgarmente un medium. Questo canale trasmette un messaggio emesso da una “entità non fisica”.
         Nel numero delle entità in questione, vi sarebbero : Cristo, San Michele, Gabriele e Raffaele,  alcuni degli elfi, degli gnomi, lutini ed altri korrigans familiari delle lande e delle foreste, dei morti tra le due incarnazioni, infine dei “Maestri di ascesi” cioè delle anime liberate dei cicli del loro karma e non chiamati a reincarnarsi...
         Quanto ai canali i più famosi della Storia sarebbero le Pitie di Delfi, le Sibille di Cuma, Cristo, San Giovanni della Croce a causa del suo Angelo Lauriel, e Joseph Smith, il padre fondatore dei Mormoni...
         Il channelling ha la sua bibbia, I Dialoghi con l’Angelo, testo dettato durante ottantotto sedute settimanali, quasi ogni venerdì, tra il 1943 ed il 1944, ad un channel, nell’occorrenza la giovane Ebrea chiamata Anna, che si riuniva allora con tre amici, Joseph, Lili e Gitta. La voce si presentava come l’angelo custode di Anna.
         Anna, Lili e Joseph morirono in campo di concentramento. Gitta Mallasz, la sola sopravvissuta del cerchio, pubblicò i testi lasciati dalla sua amica. Per il New Age, il channelling è alla portata di tutti e non importa chi, ed anche altamente raccomandabile. Esistono degli stages unicamente destinati a prepararvisi.
         Ma il channelling non è la sola occasione di incontrare degli angeli. Riprendendo i lavori di medici americani ed europei, tra gli altri la Dottoressa Elisabeth Kubler-Ross, fondati sulle testimonianze di malati o di incidentati rimasti un breve istante in stato di morte clinica e salvati dal progresso della rianimazione, il New Age descrive la morte come un passaggio attraverso un tunnel che sbocca in un luogo di luce, di calore e di amore. In questo NDE (Near Death Experiences), in italiano esperienze sulla soglia della morte, gli angeli sono di volta in volta guide e custodi, che respingono verso il mondo dei viventi quelli la cui ora non è ancora giunta.
 
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