Papa Francesco in alcune celebri omelie ha riportato l’attenzione verso il mondo angelico ribadendone l’assoluta centralità per un cammino equilibrato e protetto. Il pontefice arriva a definire la presenza dell’angelo al nostro fianco come “la porta quotidiana alla trascendenza” (02/10/2018).

Com’è possibile allora che molto raramente si parli dell’angelo custode se non per raccontare qualche storiella ai bambini? ...

Scienze umane come l’antropologia, la psicologia, le neuroscienze ammettono e riconoscono nell’uomo l’esigenza innata e profonda di elevarsi oltre da sé e di pensare ad un futuro dopo la morte. Senza la spiritualità l’essere umano è come una bussola smagnetizzata e l’angelo diviene necessario in quanto creatura spirituale ma affine all’uomo. Essendo creato vive una comunione speciale con l’essere umano e con tutta la creazione.

Anghelosophia è un neologismo ideato Don Marcello Stanzione e Fausto Bizzarri ed è composta dalla parola greca ἄγγελος (ánghelos) (messaggero) e dalla parola Sophia, anch’essa derivante dal greco σοφία (sofia) (conoscenza approfondita).

Anghelosophia vuole essere un’approccio innovativo rispetto alla tradizionale angelologia perché parte da un’analisi antropologico-trascendente che abbraccia le scienze umane per dare una nuova luce ed una comprensione più scientifica e consapevole della presenza dell’angelo al nostro fianco.

L’uomo è una struttura complessa ed occorre che si sforzi di ricercare l’armonia e l’equilibrio per vivificare ogni relazione che vive.

Una Chiesa in cammino che vuole uscire ed andare con verità incontro all’altro sappia ascoltare “l’angelo che ci aiuta e ci invita a camminare” –Papa Francesco

Per informazioni su organizzazione di corsi ed eventi: www.anghelosophia.eu .