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IL PERICOLO DELL’INFERNO IN UN LIBRO SU DON DOLINDO RUOTOLO
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Preghiere di guarigione psico - fisica e di liberazione - Milizia di San Michele Arcangelo

Don Marcello, in questo testo, offre numerosi spunti di preghiera e valide teorie, teologicamente fondate, che ci aiutano ad affrontare i problemi del quotidiano. Se siamo sicuri di essere vittima di una fattura, se abbiamo il sentore che una nefasta presenza ci osserva e ci guida nell'errore, se abbiamo delle malattie inspiegabili, se tutto va male: forse non è solo frutto dell'immaginazione o conseguenza della "scarogna".

Alcuni anni fa il papa Giovanni Paolo II recandosi al Santuario di San Michele a Monte Sant’ Angelo sul Gargano affermò: “Questa lotta contro il demonio che contraddistingue la figura dell’ Arcangelo Michele, è attuale anche oggi; perché il demonio è tuttora vivo e operante nel mondo. Infatti il male che è in esso, il disordine che si riscontra nella società, l’ incoerenza dell’ uomo, la frattura interiore della quale è vittima non sono solo le conseguenze del peccato originale, ma anche l’ effetto dell’ azione infestatrice e oscura di Satana”. Qualche anno prima il suo predecessore il papa Paolo VI in una celebre udienza del mercoledì aveva dichiarato: “11 male non è più soltanto una deficienza, ma un’ efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’ insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente”. 

Infatti negare l' esistenza e l’ operatività del diavolo significa non capire una delle funzioni più importanti di Gesù e della Chiesa: combattere ed espellere gli spiriti del male. San Matteo nel suo vangelo scrive che Gesù elesse i dodici e "diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie" (Mt 10, 1). Anche l’ evangelista Luca scrive a riguardo: "Egli allora chiamò a se i dodici e diede loro potere ed autorità su tutti i demoni e di curare le malattie” (Lc 9, 1). Secondo San Marco la lotta contro gli spiriti delle tenebre fu affidata da Gesù agli apostoli fin dall' inizio del loro ministero e dopo una notte in preghiera, il Maestro scelse i dodici "per mandarli a predicare, e perché avessero il potere di scacciare i demoni” (Mc 3, 14). La stessa esperienza di lotta ai diavoli, Gesù la fece fare anche al gruppo dei 72 discepoli che al ritorno dalle loro campagne di evangelizzazione con gioia, entusiasmo e una punta di orgoglio affermarono: "... anche i demoni si sottomettevano a noi nel tuo nome” (Lc 10, 17). Prima di ascendere al cielo, Gesù conferisce il mandato ufficiale agli apostoli e San Marco riferisce: “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (Mc 15, 17-18).

È assai interessante notare che il primo dei segni per i credenti è lo scacciare i demoni. La Chiesa ha ricevuto tale potere da Cristo e lo gestisce nei modi più adatti ad ottenere l'effetto liberatorio. È ora più opportuno spiegare la differenza tra esorcismo e preghiere di liberazione. È da anni che recito preghiere di liberazione e faccio benedizioni con l’olio esorcizzato e con l’imposizione delle mani su diverse migliaia di persone e in diversi ambienti clericali vengo considerato un prete un po' esaltato e addirittura disobbediente alla gerarchia in quanto avrei fatto queste preghiere di liberazione senza essere autorizzato dal Vescovo. In realtà non solo i sacerdoti ma tutti i battezzati possono fare preghiere di liberazione senza il permesso episcopale perché, altrimenti, sarebbe come dire che per recitare il Padre Nostro ci vuole l’ autorizzazione scritta della Curia. Le preghiere di liberazione vanno distinte dall’ esorcismo che è un sacramentale istituito dalla Chiesa e che può essere amministrato esclusivamente da quei sacerdoti che secondo il canone 1172 del codice di diritto canonico ne abbiano avuto peculiare ed espressa licenza dal loro vescovo. L'esorcismo è fatto utilizzando le apposite preghiere del Rituale e può essere amministrato solo dai preti esorcisti che possano esibire la bolla episcopale di nomina, tutte le altre preghiere sono di liberazione, e non essendo esorcismo, possono essere fatte da tutti i sacerdoti o laici, singolarmente o in gruppo e nessuno le può vietare perché sono un diritto-dovere dei battezzati. Alla domanda che differenza c’ è riguardo gli effetti tra l’ esorcismo e la preghiera di liberazione, il padre Gabriele Amorth così scrive: "Un laico che prega per la liberazione dal demonio fa una preghiera privata, in cui esercita il sacerdozio dei fedeli e si avvale del potere dato da Cristo a quanti credono in lui. Il sacerdote che prega allo stesso scopo, fa anche lui una preghiera privata che, a pari condizioni, ha più efficacia in quanto usa del sacerdozio ministeriale e del suo mandato di benedire.

Un esorcista che amministra un esorcismo, ha un’ efficacia ancora maggiore, di per sé, perché compie un sacramentale, fa quindi una preghiera pubblica, che coinvolge l’ intercessione della Chiesa. "Ma stiano bene attenti – scrive p. Amorth – il Signore tiene molto conto della fede. Per cui è possibile che la semplice preghiera di un laico, benché preghiera privata, abbia più efficacia delle altre. Così è possibile che la preghiera di un sacerdote non esorcista, fatta con molta fede, abbia più efficacia di una preghiera di un esorcista autorizzato dal vescovo, ma che agisce con minor fede". Comunque è da sottolineare fortemente che la preghiera di liberazione deve restare "una preghiera" senza mai trasformarsi in esorcismo, infatti solamente nell’ esorcismo si ci può rivolgere direttamente al demonio e imporgli di lasciare libera una persona mentre nella preghiera di liberazione i credenti si rivolgono al Signore pregandolo appunto di liberare dal demonio una persona che è molestata dagli spiriti maligni. Il cardinale Suenens in un suo libro scrive che occorre: “stabilire c

La preghiera di liberazione viene rivolta a Dio come ogni altra preghiera. La domanda finale del Padre Nostro: "liberaci dal male” è la preghiera di liberazione per eccellenza. E' accessibile a tutti e fa parte della nostra eredità spirituale". In sintesi le preghiere di liberazione riportate in questo libro sono quelle orazioni fatte con fede o da un gruppo di fedeli o anche da un qualsiasi sacerdote non esorcista (cioè la quasi totalità del clero cattolico) per chiedere la liberazione dagli influssi del maligno. L’esorcista don Salvucci scrive: "Bisogna rimarcare subito la grande importanza di questo tipo di preghiera per il suo alto valore comunitario e per la parziale funzione di supplenza al limitato numero di esorcisti. Con questo mezzo è possibile con facilità portare conforto, sostegno e reale aiuto di liberazione alle persone sofferenti di questo male occulto". La preghiera di liberazione è quindi assai utile nel contrastare l’opera demoniaca. Ci chiediamo ma come agisce il maligno? Vi è un’ azione ordinaria, diremmo normale, del diavolo che è quella di tentare tutti gli uomini al peccato. Vi è poi un’ azione straordinaria di Satana che assume quattro forme diverse. La Possessione diabolica avviene quando il diavolo o i diavoli si impossessano di un corpo (ma non dell' anima) così che il posseduto è lo strumento attraverso il quale il demonio agisce o parla. Nel caso di possessione c’è bisogno di un esorcismo e di un esorcista nominato dal vescovo.

Ricordo che alcuni anni fa nella chiesa di San Matteo a San Severo in provincia di Foggia aiutai l’ esorcista padre Cipriano e assistetti a fenomeni strabilianti tipo una donna che in venti persone non riuscivamo a trattenere, una settantenne che ballava sulle punte meglio di Carla Fracci e un signore che senza conoscermi vedendomi per la prima volta mi seppe dire molti particolari della mia vita. La Vessazione diabolica è formata da disturbi che non arrivano però alla gravità della possessione e comporta fastidi fisici, pruriti e graffi. Ricordo diverse persone che ho conosciuto che manifestavano misteriose ferite sul loro corpo. Si può essere colpiti negli affetti e persone che si amavano teneramente si lasciano improvvisamente e senza alcun serio motivo oppure si può essere colpiti improvvisamente e gravemente nel lavoro e nell’ economia familiare. In questi casi va bene una preghiera di liberazione. L'Ossessione diabolica consiste in pensieri ossessivi come ad esempio forti tentazioni al suicidio o a commettere atti assurdi e chi è colpito da ciò vive in una tensione continua di disperazione. Ricordo due casi molto tristi che mi sono capitati sia un papà, sia una mamma erano ossessionati dall' idea di uccidere i propri figli. Anche in questi casi la preghiera di liberazione può arrecare un enorme sollievo. Infine vi è l'Infestazione diabolica su case, oggetti, animali. Gli spiriti maligni si possono manifestare in un’ abitazione, in una singola stanza, in negozi, in uno spazio all' aperto con rumori, grida, odori nauseanti, immagini spettrali. I confini tra queste diverse situazioni di presenza del maligno non sono facilmente definibili, in genere i segni indicativi di una presenza malefica sono i seguenti: forti, duraturi e inspiegabili emicranie, dolori e gonfiamento di stomaco con conati di vomito, avversione ai sacerdoti e ai simboli sacri, stati di angoscia ingiustificata, disturbi non spiegabili alla corrente elettrica (radio e televisore che di frequente si accendono da soli), ossessivi pensieri di suicidio o di omicidio, inspiegabili odori nauseabondi, soffi gelidi senza chiara provenienza. Le cause di queste spiacevolissime situazioni possono essere varie come ad esempio la partecipazione a sedute spiritiche, con o senza medium, il praticare la scrittura automatica, il fare o il farsi fare i tarocchi o altre forme di divinazione, il frequentare maghi, fattucchieri, occultisti e circoli esoterici e massonici. Anche se la grande maggioranza dei maghi sono dei ciarlatani imbroglioni, è reale il pericolo di poter essere colpiti dalla fattura o maleficio che è definito come “l' arte di nuocere al prossimo attraverso l’ intervento di spiriti maligni”.

Il maleficio viene distinto in amatorio quando crea una intensa attrattiva o repulsione affettiva e sessuale tra due persone; veneficio è quello che vuole avvelenare interiormente l’ esistenza del colpito attraverso sofferenze morali e materiali ed infine il maleficio di legamento è quello che rende impossibile qualsiasi cosa si voglia fare. Il maleficio agisce in un modo diretto sulla vittima ed esso consiste nel far bere o mangiare al colpito alimenti o bevande in cui è stata di nascosto mescolata la fattura che può essere ad esempio: sangue mestruale, ossa di morti tritate, polveri varie di erbe; indirettamente il maleficio è utilizzato per influenzare oggetti appartenenti alle vittime (esempio indumenti) o nel maleficare figure che la rappresentano (esempio pupazzi o bambole). Le fatture vengono dimostrate dal ritrovamento di oggetti strani nei cuscini o nei materassi come ad esempio chiodi, nastri colorati e annodati, cordicelle, treccine di capelli. Tutti questi oggetti vanno aspersi con acqua benedetta e bruciati all' aperto mentre si rivolge a Dio una preghiera di liberazione. Comunque la cosa più importante resta sempre la preghiera. Nel 1800 in un celebre esorcismo fatto da alcuni sacerdoti domenicani, Lucifero parlando della Madonna fu costretto ad affermare: “Dio ha dato a Lei il potere di schiacciarci e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta. Il Rosario ci vince sempre, ed è sorgente di grazie incredibili per quanti lo recitano per intero (tutti i quindici misteri. Per questo noi lo avversiamo e lo combattiamo con tutte le nostre forze, ovunque, ma specialmente nelle comunità, la cui forza spezzerebbe ogni nostra resistenza; Non vi è male che possa resistere al Rosario intero comunitario”. Sempre per quanto riguarda la preghiera del Rosario per sconfiggere il demonio ecco che cosa accadde durante un esorcismo condotto dal passionista p. Candido Amantini, il famoso esorcista di Roma: "Stavamo pregando il Rosario quando, presa da satana, Giovanna mi strappa la corona facendola a pezzi, sibilando: Voi e la vostra devozione da vecchiette!" Allora p. Candido le mette al collo una grande corona, ma Giovanna non la può sopportare e torce collo e testa in tutte le direzioni, ansimando furiosamente. "Come mai hai paura della devozione delle vecchiette?"

lo sfida p. Candido. Satana risponde gridando: "Mi vince". Il Padre incalza: Poiché hai osato offendere il Rosario di Maria, ora devi tesserne le lodi. In nome di Dio, rispondi: E’ potente il Rosario?” Risposta: "E' potente nella misura in cui si recita bene”. "Come si fa a recitarlo bene?" “Bisogna saper contemplare" "Cos'è contemplare?” "Contemplare è adorare”. "Ma Maria non si può adorare!” "E' vero, si, ma è adorabile (?!)”. E prendendo con grazia tra le dita un grano della corona dice: "Ogni grano è una luce e bisogna dirlo cosi bene che nemmeno una stilla di questa luce vada perduta". In questa raccolta di preghiere di liberazione e riportata alla fine un’orazione di S. Alfonso che il compianto esorcista don Leone Iuorio, parroco di Andretta (Avellino), raccomandava di recitare spesso. Proprio il Santo Rosario era l’arma che Don Leone raccomandava per sconfiggere il maligno (a tale riguardo vedi la mia presentazione al libro di Maria Matilde Cassano, "Ricordi, don Leone?” Grafica Ebolitana 1999.) Sembrerà strano ma è molto diffuso oggi il fatto di ricorrere a filtri d’ amore (anche se nella maggior parte dei casi essi non funzionano).

Il problema non è tanto il sangue mestruale o la particolare porzione di erbe fatta bere o mangiare perché solamente questo creerebbe semplicemente il voltastomaco ma sono le particolari invocazioni spiritiche ad Asmodeo e a Lillith fatte su tali intrugli da autentici occultisti e non da poveri furbi ciarlatani che possono creare un proprio e vero "incantesimo" della persona. So bene che tutto quello che scrivo non sarà gradito in molti ambienti, ma poiché mi sono fatto prete per servire Dio che è verità e la povera gente che soffre, la consapevolezza di realizzare tale missione, pur con tante deficienze personali, mi incoraggia ad andare avanti per questa difficile strada nell’ impegno di liberazione e consolazione di tanti fratelli e sorelle sofferenti.

Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.)

 
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