Bene i Padri Sinodali: la Bibbia sia letta secondo Magistero e Tradizione della Chiesa |
Le propositiones del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, appena chiuso, hanno riaffermato, tra i punti salienti, la necessità che la Bibbia sia letta secondo il Magistero e la Tradizione della Chiesa. Ovvero, da evitare le letture fai da te. Un postulato importante, ma rivalutato, specialmente dopo anni di assoluta tolleranza sul tema, figlia del modernismo più sfrenato che ha persino portato ad interpretazioni assai vicine all’eresia. Del Sinodo e relative propositiones, abbiamo parlato con il professor Josè Francisco Gomez Hinojosa, sacerdote e Monsignore, docente e biblista alla Pontificia Accademia di Città del Messico. Professore, uno dei punti centrali, anche se non il solo, del Sinodo, l’invito alla lettura della Bibbia secondo il Magistero e la Tradizione della Chiesa. Un bel risultato. “Ricordo che siamo alle indicazioni e che il Papa potrà o non potrà farle proprie nella esortazione post sinodale. In ogni caso ritengo ... ... che i Padri Sinodali abbiano detto una cosa di buon senso. Insomma, ciascuno legga pure la Bibbia, ma la interpretazione deve essere necessariamente quella filtrata dal Magistero e dalla Tradizione della Chiesa. Non è un capriccio, tanto meno un’imposizione e spiego il motivo”. Avanti.. “La Bibbia, specie l’Antico testamento, contiene frasi e concetti non agevolmente comprensibili, in quanto riportano detti, pensieri, idee tipiche della mentalità e della cultura del tempo. Insomma, solo chi ha studiato è in grado di fornire indicazioni ermeneutiche utili, altrimenti si cade nell’eccesso luterano, sola Scrittura”. Insomma, per leggere la Bibbia abbiamo bisogno di una guida, di un ausilio… “Esattamente. Un sacerdote sarebbe l’ideale, ma nel caso manchi, va bene anche un laico competente in tema di Bibbia e di comprovata fede cattolica”. Letture fai da te inevitabilmente possono portare al fondamentalismo o a visioni integraliste della Bibbia.. “Certo. I Sacri Testi vanno letti con sapienza. Bisogna contestualizzarli e vedere ciò che in realtà intendono dire. Interpretare versetti della Bibbia alla lettera equivale a farne un uso distorto e spesso sbagliato. Dio ci parla per mezzo della Bibbia che è sua Parola”. Un altro dei punti trattati è stata l’opzione preferenziale per i poveri e quindi la giustizia sociale.. “Giusto. La Bibbia sia motivo di speranza e di aiuto, ma anche strumento concreto di giustizia, pace, amore e solidarietà, specialmente verso quel fratelli meno fortunati. La Chiesa sia loro vicina, sempre”. Una delle proposizioni parla sia dell’omelia che della presentazione dei Sacri Testi all’altare, sfortunatamente anni di abbandono liturgico e di modernismo sciatto hanno fatto sì che si leggesse la Bibbia persino dal foglietto domenicale.. “No occorre dare dignità non solo al contenuto del libro, ma anche alla sua veste, con Evangelari degni, arredi liturgici decenti. Insomma non dimentichiamo che la proclamazione della Parola equivale ad annunziare Dio, non una persona qualsiasi. Insomma basta con i fai da te ed affidiamoci a Magistero e Tradizione”. Veniamo al Messico: chiesa spesso attaccata per un malinteso laicismo che la vuol relegare nelle sacrestie, quando la fede è un fatto pubblico. “Il clero messicano ha il diritto ed anche il dovere di parlare chiaro anche criticando, dal lato pastorale, leggi dei Governi. Nessuno ci potrà tappare la bocca. Ma tutto questo viene da anni di persecuzione e di volontà di relegare la Chiesa in un angolo”. di Bruno Volpe |