A maggio sarà disponibile "Anime Vaganti" di ENRICA PERUCCHIETTI e MARCELLO STANZIONE |
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lunedì 03 aprile 2017 | |
Dallo sciamanesimo alla teologia cattolica. Le risposte sul destino dell’uomo dopo la morte E se tra noi esistessero le presenze silenziose dei defunti? La paura che i morti possano tornare a tormentare i vivi ha ossessionato li uomini dagli albori della civiltà, portando alla creazione di rituali, cerimonie e scongiuri. Secondo le credenze popolari, le anime inquiete dei defunti, che infestano luoghi o perseguitano gli sventurati che si imbattono in loro, hanno di solito una morte violenta o prematura alle spalle. Secondo alcune tradizioni sarebbero stati sepolti in modo inadeguato o dovrebbero scontare le colpe di cui si sono macchiati in vita. Si tratta delle cosiddette anime erranti o vaganti, note anche come « presenze » o « fantasmi ». ...
... Esiste una tradizione millenaria che affonda le proprie radici nell’animismo e nello sciamanesimo che tramanda una realtà completamente diversa da quella a cui l’uomo occidentale crede e che è stata rielaborata anche dall’ebraismo, dall’islamismo e dal cattolicesimo. Il libro, unico nel suo genere, ricostruisce da un punto di vista antropologico e storico-religioso questo fenomeno delicato e controverso, partendo dall’animismo e arrivando ad analizzare l’esistenza di spiriti intermedi e delle anime vaganti nei tre monoteismi. Un’ampia parte è dedicata al dibattito teologico tra sacerdoti ed esorcisti cattolici, in particolare tra esorcisti « possibilisti » e « negazionisti ». |
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 03 aprile 2017 ) |