Basta con le celebrazioni spettacolo, la Messa è una cosa seria

Basta con le celebrazioni spettacolo, la Messa è una cosa seria

E’  in atto una crisi liturgica. La denuncia,  grave ed anche circostanziata,  viene da un teologo morale esperto di liturgia, dunque da fonte autorevole.  Pontifex ha intervistato padre Antonio Runci,  passionista,  esperto teologo  e liturgista. Ne è venuta fuori un’analisi niente affatto  tranquillizzante,  stilata dal sacerdote messo nel tritacarne mediatico per la storia di miss Suora,  assolutamente una boutade trasformatasi in linciaggio nei confronti del bravo sacerdote. Poi ridimensionata. Padre , lei parla senza mezzi termini di “ crisi” o emergenza liturgica. A che cosa esattamente allude? “Manca, oggi più che mai, una catechesi sull’ars celebrandi. Il Santo Padre Benedetto XVI fa quel che può, cioè tanto. Ma spesso e volentieri anche tra noi sacerdoti manca una volontà o comunque una capacità di  celebrare degnamente la Santa Messa. Insomma manca e latita un’adeguata catechesi”. Continui la sua analisi.

“Va poi aggiunto e non è affatto secondario,  il problema dei movimenti. Senza ombra di dubbio sono un fenomeno positivo per la Chiesa intera. Ma i movimenti  devono comprendere una cosa e cioè che la liturgia è unica,  che nessuno se ne può impossessare a piacimento. Insomma  non è consentito a nessuno, dico nessuno ancorchè famoso e potente, stravolgere le regole”.

Sembra un’allusione ai Neocatecumenali di Kiko Arguello. “Premetto che non ho nulla di personale con loro ed apprezzo la loro fede.Ma nutro molte perplessità sul loro modo di celebrare la messa. Insomma,  lo dico chiaro: ora che sono arrivati gli Statuti,  si mettano in regola,  non possono rappresentare l’eccezione".

Il fondatore del Cammino Neocatecumenale Kiko Arguello ha preso recentemente in passato la comunione con le mani conserte in stile militaresco: condivide? “No, assolutamente. Certi atteggiamenti di altezzosità danno fastidio. Basta con il protagonismo. Per accostarsi alla Santa Comunione occorre senso di stupore, atteggiamento orante. Le braccia conserte sanno di sfida,  tutto il contrario dell’umiltà”.

Veniamo alla crisi liturgica,  da che cosa è stata  causata? “Dunque: dopo il Concilio Vaticano II effettivamente ci sono stati eccessi,  dovuti alla  malintesa idea della creatività liturgica. La creatività liturgica spesso è sconfinata in sciatteria e stravaganza. Gli abusi più gravi si sono verificati nelle omelie spesso trasformate in comizi sociologici e politici,  senza tenere in conto le letture del giorno,  nei canti poco intonati  e spesso assolutamente fuori tema,  applausi,  e via discorrendo. Insomma, il senso del sacro e’ diminuito notevolmente”.

Lei e’ contrario all’uso della batteria nella Messa? “Ritengo che l’organo sia il principe della celebrazione. Poi fuori della Messa o in discoteca ognuno usi gli strumenti che vuole. Ricordo che la diversità è importante, ma la diversità va limitata nella universalità della Chiesa”.

Che cosa pensa delle cosiddette messe spettacolo? “Il centro della santa Messa è Cristo , la Pasqua, il  Risorto. Dunque è profondamente sbagliato trasformare le messe in cinema o circo. Basta con le messe spettacolo solo perchè il sacerdote parla bene. Quello che conta è il sacrificio di Cristo, il dono e il mistero. Il Papa Benedetto XVI ha ragione e noto un miglioramento di stile con il nuovo cerimoniere Monsignor Guido Marini”.

di Bruno Volpe