L'universale Regalità di Cristo

L'universale Regalità di CristoCon la solennità di Cristo Re si chiude l’anno liturgico, che, dopo aver celebrato tutti i misteri della vita del Signore, ci presenta Cristo glorioso, re di tutta la creazione e delle nostre anime. La fede cristiana è una grande luce di verità, nello stesso tempo è anche  una fonte potente di energia per l’uomo. A noi cristiani spetta il compito di comprenderla, di conservarla nella sua intera purezza, nel suo dinamismo totale, quale dono di Dio, di svilupparla in noi per beneficiare di tutto il valore umano e soprannaturale ch’essa porta con sé.
La festa di Cristo Re ci permette di capire meglio il senso di queste riflessioni. Nel nostro mondo moderno, nella visione della società contemporanea che cosa ci dona un ideale della Regalità Universale di Cristo ?Tutto ciò che è peccato, odio tra gli esseri umani, violenza e guerra, oppressione e cattiveria è l’opposto stesso di Cristo e del suo Vangelo di Carità, amore di Dio e degli uomini. Se dal piano collettivo e sociale, dei suoi disordini e ...

...  del suo squilibrio, noi penetriamo nel campo personale dei cuori e delle coscienze, notiamo quante anime che sfuggono Dio, restringono a tal punto il suo posto nella loro esistenza ? Egli è praticamente o inesistente in queste vite senza spiritualità od a tal punto ridotto che conta poco nei loro pensieri, nei loro sentimenti, nelle loro attività. Gli stessi cristiani fedeli non sono, forse, obbligati, se vogliono essere leali di fronte a Dio, di riconoscere troppo frequentemente la loro mancanza di dipendenza e di appartenenza a Cristo ? Eppure è da Lui che ottengono tutta la loro vita spirituale, e quella sublime divinizzazione che fa di essi i figli adottivi di Dio.

La fede pone in pieno risalto quello che l’esperienza non ha fatto scoprire in ragione della debolezza degli uomini, della loro ingratitudine, della loro mancanza di rettitudine nella sottomissione al loro Signore e Maestro. Noi collaboriamo all’estensione del regno di Cristo quando cerchiamo di rendere più umano e più cattolico il piccolo mondo che ci circonda, quello che frequentiamo ogni giorno. Il grande leader brasiliano Plinio Correa de Oliveira (1908-1995) in un discorso del 1950 all’Azione Cattolica di Santos ebbe giustamente a dire: “ Ciò che dobbiamo desiderare è una civiltà totalmente, assolutamente, minuziosamente cattolica, apostolica, romana”.

Cristo Re, ecco la parola espressiva della realtà profonda delle cose.  Tutto è stato fatto per il Verbo di Dio, questo Figlio uguale in tutto al Padre, questo Pensiero sostanziale e fecondo che ha dato vita a tutto l’universo. A questo titolo, il Figlio di Dio è il Re del Mondo anzi di tutto il cosmo .

Ma a questa dipendenza ed a questa appartenenza delle creature di fronte a Lui, come di fronte al Padre, si aggiungono l’Incarnazione, la Redenzione. Nella sua carne e nella sua anima umana, Gesù ha riassunto e portato, per così dire, tutta la Creazione. Per la Redenzione portata da Lui al mondo, Egli è il principio della giustificazione degli uomini davanti a Dio, Egli è l’Autore della nostra salvezza e della nostra santità. Potenza, governo, fine ultimo del giudizio degli uomini e della gloria, la sua e la loro, nulla Gli sfugge : difatti tutto Gli è sottomesso. L’insubordinazione degli atei, degli indifferenti, dei pretesi indipendenti, dei cattivi cristiani è fattivo e temporaneo. La realtà è tutta un’altra, Cristo è l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine. Al tuo giogo soave, Cristo Re, con fede ed amore, affidiamo il mondo, le nostre famiglie, le nostre anime e le nostre vite.

Don Marcello Stanzione