Iconografia degli angeli Sacerdotali

Iconografia degli angeli SacerdotaliCi è parso che son molteplici i significati dell’espressione Angeli sacerdotali. Angeli sacerdotali son definiti gli angeli del Mattielli sull'Arco Trionfale della chiesa di S.Luca a Verona. Rappresentano i sette Sacramenti: sei  di essi  piegano dolcemente verso il sommo dell'arco dove sta il «Buon Pastore» attorniato dalle sue pecorelle. Gli angeli che rappresentano i sette sacramenti sono dunque angeli sacerdotali ? Ma il matrimonio non è sacramento amministrato dai sacerdoti, i ministri sono gli sposi. E la cresima non è sacramento  che ordinariamente amministrano i presbiteri. Gli angeli che simboleggiano i sacramenti sono angeli sacerdotali allora in un senso più lato. Dal punto di vista iconografico si possono intendere altre due cose con l’espressione Angeli sacerdotali: angeli vestiti con vesti sacerdotali, come l’arcangelo Gabriele di Simone Martini nella tavola dell’ Annunciazione che è agli Uffizi di Firenze, ed angeli raffigurati insieme a sacerdoti. Abbiamo un po’ ricercato e ... 

...  studiato questi ultimi  perché mentre sui primi  qualche riflessione si trova (ad es. quella di Mario d’Onofrio in un suo articolo sull’ iconografia dell’angelo nell’arte medievale)  degli angeli invece raffigurati nel corso dei secoli insieme a santi sacerdoti ( a comunicar loro messaggi, istruzioni, ad  assisterli, confortarli, trasverberarli, accompagnarli in gloria, incoronarli, ecc.) si trova davvero molto poco.

Se dunque facciamo ora un lavoro originale non abbiamo la pretesa di dire una parola decisiva sull’argomento ma nutriamo il desiderio che ciò che abbiamo raccolto sia uno stimolo per altri appassionati di arte a fare di più di ciò che noi siamo riusciti a fare. Innanzitutto allora diciamo che le opere in cui appaiono angeli raffigurati insieme a sacerdoti ci è parso che non siano relativamente numerose rispetto a quelle che raffigurano angeli che comunicano messaggi, danno istruzioni, assistono, confortano, ecc. persone che non sono sacerdoti.  Riguardo ad apparizioni angeliche a donne, ad esempio, è sufficiente pensare alle migliaia di Annunciazioni in cui l’arcangelo Gabriele è con la Madonna.

Oltre le Annunciazioni le opere d’arte che raffigurano angeli insieme a donne sono davvero molte. D’altra parte il Nuovo Testamento che inizia con l’ Annunciazione  dell’Incarnazione di Cristo continua con due angeli che annunciano alla Maddalena la Resurrezione di Cristo e termina con l’arcangelo Michele che protegge la Donna dell’Apocalisse che ha appena partorito. Nella storia della Chiesa  conosciamo gli aiuti di S. Michele a Santa Giovanna d’Arco, le sue apparizioni a Santa Brigida, regina di Svezia ed ultimamente a Santa Faustina Kowalska, l’apostola della devozione alla Divina Misericordia. Conosciamo l’interesse dell’arcangelo Raffaele per S. Francesca Romana, per S. Giacinta Marescotti, per la napoletana S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe.

Un angelo trasverberò  S.Teresa d’Avila ( il fatto è stato mirabilmente scolpito dal Bernini). Quando sono uomini poi ad esser aiutati, istruiti, confortati da angeli, molti di essi non sono sacerdoti. Nel libro di Tobia vediamo l’arcangelo  Raffaele aiutare due uomini non sacerdoti. Il Nuovo testamento oltreché con l’Annunciazione comincia con le istruzioni di un angelo a San Giuseppe, anche Lui non sacerdote. Nella storia della Chiesa S. Francesco d’Assisi non era un prete nè  lo era san Gerardo Maiella e sappiamo i rapporti privilegiati che ebbero  con S.Michele. E veniamo finalmente ai sacerdoti.  Sacerdoti nel senso pieno del termine lo sono stati gli Apostoli di Cristo  e lo sono stati e lo saranno i loro successori, i papi e i vescovi. 

Opere d’arte figurativa che rappresentano Apostoli, papi e vescovi insieme ad angeli ci sono. Non poche sono le tele, ad esempio, in cui possiamo osservare  un angelo che libera S. Pietro dal carcere. Non sono state queste opere, però, oggetto della nostra ricerca bensì quelle che rappresentano angeli insieme ai semplici sacerdoti, detti con termine greco presbiteri. Questi, collaboratori dei vescovi, hanno tuttavia, secondo una tradizione ben consolidata, quasi al pari dei vescovi e dei papi, un’ assistenza speciale da parte degli angeli. Un’ assistenza che definiremmo intensa e nello stesso tempo riverente.  Intensa perchè ne hanno bisogno più dei laici. Essi sono infatti oggetto di un odio speciale del demonio.

Scrive il dottore della Chiesa S. Alfonso M. de’ Liguori nel suo Trattato Necessità dell'orazione mentale:  <<Oh quanto più fatica il demonio per far cadere un sacerdote che un secolare! E perché? Perché se gli riesce di far cadere un sacerdote fa una preda più bella, fa più dispetto a Dio. Di più, se fa cadere un sacerdote ne tira molti insieme con quello, perché un sacerdote cattivo, se precipita, non precipita solo, ne tira molti al precipizio, e perciò oh quanto fatica il demonio per far cadere un sacerdote! >>. I sacerdoti hanno poi un’assistenza riverente da parte degli angeli per il grande potere spirituale loro dato da Dio.

Eccezion fatta per la Madonna e per S. Giuseppe, gli apostoli,i vescovi e i papi,  nessun essere umano ha avuto ed avrà mai dagli angeli un servizio più rispettoso di quello che hanno i preti. Lo volle ribadire in un suo libretto pubblicato nel 1882 il beato Luigi Guanella (prete anche lui) in cui narra la vita del santo vescovo Gottardo. Trattando dell’ordinazione sacerdotale di Gottardo che precedette quella vescovile il Guanella fa una celebrazione del sacerdozio portando come esempio ciò che accadde ad un altro santo vescovo,  Francesco di Sales. “Aveva  Francesco di  Sales  consacrato una mattina uno stuolo di candidati al sacerdozio e, incoraggiatili, già li accommiatava perché avessero da affrettarsi per accompagnare tante anime in Paradiso, quando un d'essi, sacerdote novello, pervenuto al limitare della porta di chiesa soffermossi dicendo: "Tocca a voi stare alla mia destra ! ”.  E l'altro rispondeva: " Mai,  perché voi ora siete ministro dell'Altissimo ed io sono semplicemente servo ! ".

Allora si fece a domandare con dolcezza  Francesco al sacerdote novello: "Con chi parlate voi?". Ed egli: "Coll'angelo custode che qui mi appare visibilmente". Eccolo il sacerdote cattolico Chi è desso?... È un angelo in terra. E, più che angelo, egli perdona in nome di Dio i vostri peccati e poi vi dona il Corpo Santissimo del Redentore, e poi come un amico potente e diletto vi dice: "Venite che io vi accompagno a Gesù, e poi che con Gesù tutti ci affrettiamo d'un volo a stare per sempre con Dio nel Paradiso”.

Antonio Adinolfi