“In lotta contro satana” di Don Marcello Stanzione

“In lotta contro satana” di Don Marcello StanzioneSecondo Sant’Agostino esistono due città avverse: al città di Dio e la città di satana; esse sono condotte da due formazioni contrapposte che camminano in direzione antietiche. Tra le due si trova la “massa galleggiante degli uomini, sottomessi alle influenze contrarie dei due partiti”. Quanto più una persona o una comunità si santificano, più Satana aumenta le sue insidie. L’azione del demonio è quella della tentazione, egli non appare tanto esteriormente, ma si insinua nella psicologia dell’uomo, attraverso sogni, ricordi, immagini e tenta l’uomo verso il peccato, seminando zizzania. Ad agire, non è un diavolo soltanto, ma più di uno, uniti non dall’amore, ma dall’odio, guidati da Lucifero. Il testo di don Marcello Stanzione delucida la figura dei diavoli, creati buoni da Dio, ma “diventati poi malvagi da loro stessi”. La loro punizione è eterna, non potranno essere mai salvati, sono angeli caduti, angeli ribelli a Dio. Gli attacchi dei demoni contro gli uomini fanno parte del piano ...

...  provvidenziale di Dio. Nel Vangelo di Luca si legge di Gesù che ai piedi del monte Tabor scaccia i diavoli con autorità, la stessa che concede ai suoi discepoli.

La chiesa, fedele al pensiero del suo maestro, incarica alcuni sacerdoti – esorcisti di svolgere questo ministero.

L’angelo caduto ha acquisito dominio sull’uomo, per cui è necessario praticare degli esorcismi, che consistono in un comando rivolto al diavolo da un prete, delegato dal proprio vescovo, in nome e per la potenza di Gesù Cristo, affinché si allontani e smetta di tormentare i credenti che sono stati redenti grazie alla passione e alla morte di Cristo. L’esorcismo non è un sacramento, ma un sacramentale.

Il Concilio di Trento stabilì che non hanno limite di numero e che si raggruppano in tre categorie: consacrazione, benedizioni ed esorcismi.

Con le consacrazione, le persone e le cose vengono affidate a Dio dalla chiesa (dedicazione o dedicazione di una chiesa, di un altare, la benedizione di un abate), le benedizioni sono preghiere di invocazione su cose o persone per realizzare su di esse la protezione e i benefici di Dio.

La benedizione è un sacramentale più diffuso, il suo senso profondo è quello di invocare la presenza di Dio sopra un luogo, un oggetto, o una persona.

La benedizione spetta non soltanto ai religiosi, ma anche ai laici. Don Marcello Stanzione, l’autore del testo, parla di questi temi usando una scrittura lineare e scorrevole, ogni parte risulta interessante e chiarisce molti dubbi che assillano i credenti. L’autore delucida la figura di satana, a cui spesso non riconosciamo il giusto valore, ma ci fornisce notizie rivelanti sulla figura di San Michele e su tanti altri argomenti.

L’autore denuncia chi si rivolger ai maghi, il vero credente, scrive nel testo, non può accettare la magia in quanto commette peccato di idolatria. La ricerca del magico deriva dal bisogno dell’uomo moderno di ricevere risposte immediate, e alla base si trova un vuoto esistenziale che è una caratteristica del nostro tempo..

Il libro di don Stanzione è edito da Edizioni Segno di Udine.

Rosa Messuti