CAMPAGNA. Quando, lo scorso 6 aprile, il Gup di Salerno ha deciso di rinviare a giudizio tre persone, con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa, ha scritto solo una determinazione giudiziaria. Certo, una soddisfazione per don Marcelo Stanzione, parroco di Santa Maria La Nova, a Campagna, angelologo di fama mondiale. Ma l’assoluzione vera “per non avere commesso il fatto” e per essere stato vittima di calunnie che evidentemente saranno i magistrati a definire nei dettagli, scandagliandone le motivazioni, a don Macello era arrivata da tempo. ...

 

Anzi da subito, sia dai vertici ecclesiastici, che certamente conoscono il preparato sacerdote, sia, soprattutto, dalla comunità dei fedeli e dei parrocchiani. Una comunità che è rimasta vicina al suo sacerdote sempre, specie in alcuni momenti, quelli durante i quali la deflagrazione di accuse infamanti, prima che fosse stabilita la loro non veridicità, poteva creare qualche dubbio. Invece, la Chiesa ed i fedeli hanno immediatamente preso le parti di don Marcello, prima ancora che un giudice decretasse come il sacerdote fosse vittima di diffamazione. Oggi don Marcello è certamente risollevato, fuori da un incubo difficile anche da immaginare, eppure non cerca vendette. «Sono un uomo di pace, come sacerdote un messaggero d’amore, non mi interessa la vendetta, né voglio colpire qualcuno. Il mio obiettivo era solo ridonare ai fedeli la fiducia che hanno sempre avuto in me quale loro supporto, confessore e pastore. Chi ha la coscienza sporca renderà conto di questo al Signore, con gli occhi bassi ed alla ricerca del perdono»