Il ritorno degli Angeli oggi - tra devozione e mistificazione

Il ritorno degli Angeli oggi - Milizia di San Michele Arcangelo

Il ritorno degli Angeli oggi  Da ormai alcuni decenni la moda spirituale è ritornata sugli Angeli. Non bisogna, però, purtroppo vedervi un ritorno ad una concezione cristiana, ma la messa a punto di un sistema destinato a sfruttare le persone in difficoltà, ma particolarmente carenti dal punto di vista religioso. Questo fenomeno offre tuttavia l'occasione per rimeditare la dottrina della Chiesa sugli Angeli: una meditazione necessaria anche ai cattolici più fedeli, bombardati da un effluvio di scritti e spettacoli banali.

Ogni sera, prima di andare a riposare con la preghiera di Compieta, la Chiesa fa chiedere ai fedeli che Dio invii i Suoi Angeli per custodirci nella pace. Un compito importante, quello degli Angeli, di stabilire la pace nel mondo e nella Chiesa ed in ogni anima che nasce su questa terra (in modo speciale è quello degli Angeli Custodi). La pace è prima di tutto il riposo dell’anima nella verità e nella carità. Gli Angeli sono veri illuminatori delle nostre intelligenze e si sforzano di farci conoscere Dio ed i suoi progetti. Infaticabili nel realizzare la loro opera di luce, approfittano delle più piccole circostanze: di un lutto; di un’omelia; di una lettura; di un film… ci fanno capire le parole che leggiamo e gli avvenimenti a cui assistiamo. Se noi ci indeboliamo, ci sostengono; se tremiamo, ci rassicurano; se pecchiamo, ci riprendono e ci riportano sulla retta via; i nostri Angeli, incessantemente, ci incoraggiano al bene; ci animano al dovere e ci spingono alla santità. Solo i cristiani che vivono familiarmente con i loro Angeli possono dire la potenza, la bontà e la generosa delicatezza dei Beati Spiriti celesti.

A questo zelo degli Angeli per la nostra salvezza eterna deve corrispondere la nostra devozione nei loro riguardi. Questa devozione dei cristiani verso gli Angeli si ì sviluppata progressivamente, fino alla sua massima espansione nel XVII e XVIII secolo. Fin dai primi tempi della fede cristiana i Padri della Chiesa approvarono l’amore dei fedeli agli Angeli, ma tenendo presente il pericolo di idolatria, la raccomandavano con molta prudenza e riserva. Una volta passato il pericolo, la Chiesa, col suo interprete più eloquente San Bernardo, non esitò più a spingere i suoi fedeli a venerare gli Angeli, ad invocarli, a rispettarli e ad imitarli nella loro lode alla Trinità e nella loro totale obbedienza a Dio. Per ispirare ai fedeli una devozione sempre più ardente, la Chiesa ha istituito delle feste in loro onore (29 settembre; 2 ottobre; 8 maggio); li ha introdotti nelle Litanie, nelle celebrazioni della Santa Messa, li cita nei Catechismi ed ha approvato certe preghiere come l’Angelo di Dio o la Corona angelica.

La Chiesa, lungo i secoli, ha suscitato dei poeti per cantarli; degli artisti (pittori e scultori) per raffigurare questi “inviati” di Dio. In tal modo la devozione agli Angeli, e particolarmente agli Angeli Custodi, dal XVII secolo, è diventata una delle più specifiche devozioni che caratterizzano la confessione cattolica rispetto alle altre confessioni cristiane ed alle altre religioni, quindi, perdere o sminuire una tale devozione agli Angeli significa perdere uno degli aspetti salienti e più belli della religione cattolica e significa pure che altri, al posto nostro, parleranno o scriveranno degli Angeli ma che questi non saranno più gli Angeli della Bibbia, della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, o gli Angeli dei mistici, ma … gli Angeli della magia e dell’occultismo.

Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.)