Era una limpida sera nel deserto. Dalle finestre del ristorante, guardavamo il fiume interminabile di luci: il traffico del fine settimana rimbombava sulla superstrada californiana. “Dov’è Matthew?”, chiese mia moglie Julie. “ E’ andato in bagno con David”, rispose Paul. Pochi minuti dopo, nostro figlio maggiore David ritornò, ma non c’era Matthew, che aveva due anni e mezzo. Cercammo nel ristorante e nel parcheggio auto. Lo cercammo anche in un vicino centro commerciale: eravamo disperati. La nostra paura più grande era che lui si fosse diretto, inavvertitamente, verso la superstrada, o sulle altre strade trafficate, che si trovavano su tre lati del ristorante e non avevano alcuna recinzione. Stavo cercando lungo il ripido pendio, sul ciglio della superstrada, quando lo trovai: era seduto, al buio, appena a pochi metri dalla corsia veloce delle automobili e degli autocarri. ... |
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San Michele Arcangelo è una figura di straordinaria importanza nell’ambito della spiritualità cristiana e dobbiamo essere grati a don Marcello Stanzione che ha pensato di scrivere per le edizioni Mimep-Docete un testo agile sul più importante degli angeli venerato dai cattolici. Dopo la caduta di Lucifero, Michele è il capo delle gerarchie angeliche. La tesi più diffusa tra i Padri della Chiesa è che Michele, capo delle milizie celesti, rientri tra i Serafini. Il libro di Daniele (c. XII) ce lo lascia intendere, quando designa Michele come il gran principe, che sta in piedi davanti al Signore per i figli del suo popolo. Questo titolo di grande Principe e questa funzione di pregare in piedi dinanzi al trono di Dio, qualificano senz’altro un angelo di un coro superiore. È vero che chi nega a Michele il titolo di Serafino, si basa sul fatto che Dio gli ha numerose volte affidato delle missioni terrestri, prerogativa degli angeli dei cori inferiori. Tuttavia questa tesi non è dimostrata, perché gli angeli tutti hanno la funzione di inviati dell’Altissimo a servizio di coloro che erediteranno la vita eterna. ... |
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Una delle preghiere che quasi tutti i fedeli cattolici conoscono ancora dice così: "Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. amen!". Proprio sugli angeli custodi da poche settimane è stato pubblicato dall’editrice milanese Sugarco il libro di don Marcello Stanzione e della professoressa Angela Rossi intitolato “ Angeli custodi. Una presenza amica”. La teologia dell'angelo custode, nella sua essenza, è integralmente compresa nel testo conciso della preghiera devozionale che abbiamo riportato all’inizio di questa presentazione. Prima di tutto ne risulta che abbiamo un angelo custode, poi che, sebbene ce l'abbiamo, non ci appartiene, ma ci è donato dal Creatore del mondo e infine che le funzioni dell'angelo custode sono grosso modo quattro come le braccia della croce: per noi è insegnante (ci chiarisce, apporta conoscenze), protettore (ci protegge dal male, tutti i tipi di male), consigliere (ci orienta verso le buone azioni, ci propone i criteri di una giusta condotta), e guida mistica (ci mostra la via della salvezza). In una sola parola, la funzione generica dell'angelo è quella di orientarci. Di donarci un buon orientamento sul piano cognitivo, pragmatico, etico e soteriologico. ... |
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Chi è morto spiritualmente ha l’occhio atrofizzato e non vede più intorno gli Angeli. E tuttavia gli Angeli non ci abbandonano, nemmeno quando sono da noi abbandonati. La differenza che passa tra un cristiano vero, il quale viva cristianamente, e un cristiano falso, cioè di solo nome, è proprio questa, che l’uno è vivo e l’altro è morto. I santi, i teologi, i sacerdoti dicono una verità; qualora noi questa verità sostanziale e sostanziosa non la percepissimo più, e ci sembrasse non più che una vuota frase, già e solo per questo ci dimostriamo noi stessi non viventi ma morti. Viviamo materialmente, nella materia che è intorno ed è dentro il nostro composto medesimo; viviamo come tutti gli esseri animati, non ragionevoli, né spirituali, vivono nel creato. Non però viviamo in Dio, nell’eterno. L’anima nostra, morta alla sua vita vera, soltanto agisce da motore della nostra vita animale. ...
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E’ in tutte le librerie cattoliche il libro “ Gli angeli e noi. Beati spiriti celesti e fede cristiana”, scritto da don Marcello Stanzione ed edito dall’ editrice Segno di Udine. La parola angelo deriva dal greco “ aggelos”, inviato, messaggero. sebbene negli ultimi anni il culto degli angeli sembra aver preso importanza, almeno in Occidente, certo è che tanto la Bibbia quanto la liturgia parlano molto degli angeli e attribuiscono loro un ruolo significativo nella vita di fede. Non è tanto la nostra iniziativa o il nostro interesse, ma è la rivelazione biblica che ci parla di essi. A partire dalla Genesi ( 3,24: i Cherubini alla porta del paradiso) fino all’apocalisse ( 5,11: gli angeli cantano le loro lodi al vincitore e a Dio), passando per gli angeli che annunciano la risurrezione di Cristo, tutta la storia della salvezza ci manifesta la presenza continua di questi esseri misteriosi, puri spiriti, che non sappiamo definire. La Bibbia non si preoccupa di spiegarci la loro essenza, ma li presenta in azione: gli angeli adorano Dio, agiscono come messaggeri della sua volontà, aiutano e proteggono gli uomini, camminano davanti al popolo eletto e lo proteggono. Sono essi che annunciano a Maria, a Giuseppe e ai pastori la nascita del Figlio di Dio, sono essi che assistono Gesù dopo le tentazioni nel deserto e durante l’agonia degli Ulivi, sono essi che infine danno testimonianza del sepolcro vuoto e guidano i discepoli dopo l’Ascensione. Gesù afferma che gli angeli dei “ piccoli” sono continuamente alla presenza del padre ( Mt 18,10). ... |
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L'uomo per il suo corpo varrebbe poco o niente; per l'anima vale molto davanti a Dio. La natura umana è debole, incli-nata al male per la colpa originale e deve sostenere continue battaglie spirituali. Iddio, in vista di ciò, ha voluto dare un valido aiuto agli uomini, assegnando a ciascuno un Angelo particolare, che chiamasi Custode. Disse il Signore Iddio nell'Antico Testamento: « Ecco che io manderò il mio Angelo, il quale ti precederà e ti custodirà lungo la via... Rispettalo ed ascolta la sua voce, né ardire disprezzarlo... Che se ascolterai la sua voce, sarò vicino ai tuoi nemici e colpirò chi ti colpirà ». Su queste parole della Sacra Scrittura, la S. Chiesa ha compilato la preghiera dell'anima al proprio Angelo Custode: « Angelo di Dio, che sei il mio Custode, illumina, custodisci, reggi, governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen! ». Il compito dell'Angelo Custode E' simile a quello della mamma presso il suo bambino. La mamma sta vicino al proprio figlioletto; non lo perde di vista; se lo sente piangere, corre subito in aiuto; se cade, lo rialza; ecc ... |
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