CHI È COME DIO? Gli Angeli sono stati dotati da Dio della massima intelligenza e, comunque, hanno peccato, rivoltandosi contro il loro Creatore. Mistero del male… San Michele, per la sua fedeltà, ha ricevuto in premio la missione di proteggere la Santa Chiesa. Tutte le domeniche, un incalcolabile numero di fedeli nell’orbe cattolico canta o recita, durante la celebrazione della sacra Eucaristia, il simbolo della nostra fede. Le verità della nostra santa religione sono proclamate, una dopo l’altra, in un’ispirata e sublime sintesi, fino a completare la totalità dell’unica dottrina della fede: “Come la semente della senape contiene in un piccolissimo ramo un gran numero di grani – ci insegna San Cirillo di Gerusalemme, allo stesso modo questa sintesi della fede racchiude in qualche parola tutta la conoscenza della vera pietà contenuta nell’Antico e nel Nuovo Testamento”. “Credo in Dio Padre onnipotente!”. |
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In una dichiarazione rilasciata poco dopo la morte di Frank Duff, il card. O’Fiaich, Primate d’Irlanda , disse: “Un grande uomo è morto. Il contributo di Franck Duff alla Chiesa Universale è stato enorme. Egli fu un pioniere del movimento di apostolato dei laici, e la Legione di Maria è stata un potente strumento di irradiazione del Vangelo dell’amore e di costruzione della Chiesa in molte terre. Uomo di profonda spiritualità personale, dedicò tutte le sue energie al servizio di Cristo e della sua Benedetta Madre”. Franck Duff nacque a Dublino nel 1889 e fu educato nei Colleges di Belvedere e Blackrock. Divenne funzionario del Ministero delle Finanze del neonato Stato d’Irlanda libera, e si occupava attivamente degli emarginati della sua città. Nel 1921 – ispirandosi alla “Vera Devozione a Maria” di S. Luigi da Monfort – fondò la Legione di Maria, che per il suo dinamismo e sotto la sua guida costituì un cospicuo successo nel campo delle attività rivolte ai reietti di Dublino, e poi in terra di missione. ... |
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L’austriaca Gabrielle Bitterlich è la fondatrice dell’ associazione cattolica Opus Angelorum. Gabrielle nasce a Vienna il 1 novembre 1896 a Vienna. Sin dall’infanzia è guidata visibilmente dall’angelo custode nel cammino dell’obbedienza alla volontà di Dio. Il 23 Maggio 1919 si sposa con Hans Bitterlich a Insbruch. Pur compiendo fedelmente i doveri di sposa e di madre con tre figli più tre orfani di guerra adottati, ella aiuta i poveri e gli ammalati si impegna nella preghiera di espiazione specialmente per i sacerdoti e i religiosi. Ogni venerdì partecipa spiritualmente alla Passione del Signore. Nel 1949 dà inizio all’Opus Angelorum. Nel 1961 il vescovo di Innsbruck erige la confraternita degli angeli custodi. Nel 1971, vedova da dieci anni si trasferisce nel castello di San Petesberg, vicino ad Insbruck, dove muore il 4 aprile 1978. Riguardo all’arcangelo Michele la Bitterlich scrive: “ Un tempo egli era uno dei dodici arcangeli, tutori della terra, prima che Lucifero provocasse la scelta o decisione ... |
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Anche senza approfondirne la teologia, ci sembra necessario, prima di affrontare l’esame delle rappresentazioni, precisare questa distinzione. Poiché non si sarà potuto evitare di essere colpito da una sorta di ambiguità, se non di contraddizione, tra l’annuncio dell’Ultimo Giudizio da una parte, col suo aspetto di drammaturgia collettiva alla fine dei tempi, sia nel Vangelo di San Matteo o nell’Apocalisse, e dall’altra parte il giudizio dell’anima e delle azioni buone o cattive, giudizio necessariamente individuale e poco a poco ammesso come sopraggiungente subito dopo la morte, essendovi una prova nelle parole di Cristo in croce al buon ladrone. E’ quello che portava Sant’Agostino a supporre dei ricettacoli di attesa per le anime tra questi due tempi. Prima di tutto le lunghe dissertazioni degli antichi teologi sulla dualità delle epoche tra i due giudizi supponevano uno scorrimento del tempo nell’aldilà analogo a quello del nostro mondo materiale, semplicistica ipotesi ai nostri ... |
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La provincia di Salerno, come del resto tutta l’Italia, è costellata di grotte dedicate a San Michele. Nei pressi di Olevano sul Tusciano (Sa) sulla riva destra del fiume Tusciano, a circa 650 metri sul mare, si trova la grotta detta comunemente “dell’Angelo” e nelle rientranze della roccia, sono state costruite ben sette chiese che risalgono tutte al IX sec. E molte di queste contengono degli affreschi stupendi. Gli affreschi che decorano le pareti, riportati alla luce, tipiche iconografie bizantine, hanno sicuramente un elevato valore artistico in una zona che presenta tracce di tutte le civiltà che si sono succedute nel Mediterraneo. Il ciclo più importante delle immagini affrescate è quello “cristologico” accanto al quale è possibile riconoscere quello “petrino”. Delle sette cappelle una volta esistenti, solo cinque sono ancora intatte e presentano caratteristiche tali da costruire un interessante quesito nella documentazione della storia della’architettura italiana medioevale. A circa 2 Km. Dall’abitato di ... |
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Il sito della Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine ha annunciato il 26 settembre 2013 di aver inviato una lettera circolare a tutte le diocesi dell’arcipelago, incentivando pressantemente alla recitazione della preghiera a san Michele Arcangelo composta da papa Leone XIII nel 1896, e che per molto tempo fu pregata nelle chiese a conclusione delle Messe. L’Arcivescovo Mons. José Palma, presidente della Conferenza Episcopale, ha definito la preghiera molto opportuna , in vista delle molte situazioni problematiche e di conflitti che oggigiorno viviamo. Con essa invochiamo San Michele affinché difenda, noi e il nostro paese, contro le astuzie e le insidie del maligno…Michele, che significa Chi come Dio, vincerà sempre su chi tenta di sfigurare la fisionomia dell’umanità’, perche Dio, più potente, opera in lui. La preghiera fu composta in latino e la sua traduzione in italiano potrebbe essere la seguente: “San Michele Arcangelo, difendici, contro le malvagità, e le insidie del demonio. Ordinagli Dio, con insistenza lo chiediamo e tu, principe della milizia celeste, con la virtù divina, precipita nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni, che girano per il mondo a perdere le anime. Amen”. Auguriamoci che altre conferenze episcopali decidano di rendere di nuovo obbligatorio dopo la celebrazione della Santa Messa l’invocazione che si faceva al Principe delle Milizie Celesti. Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui) |
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Sant’Antonino Cacciottolo era nato verso la metà del VI secolo, se non qualche anno prima, a Campagna d’Eboli, presso il fiume Sele. Nulla sappiamo di certo sui genitori e sulla sua fanciullezza. Entro poi nel monastero benedettino di Montecassino: tuttavia qualche agiografo, come Antonio Caracciolo nel Seicento e Filippo Gibbone nel secolo scorso, hanno sostenuto, sena addurre però prove convincenti, che il monastero non era quello di Montecassino, ma si trovava nella sua cittadina. Nel 589 il primi duca longobardo di Benevento, Zotone, assalì il monastero , attirato dalle sue ricchezze; e dopo aver rubato tutto quel che poteva lo incendiò mentre i monaci fuggivano precipitosamente verso il piano. Fra questi vi era Antonino che, perso il contatto con i confratelli, si ritrovò dopo giorni e giorni di cammino a Stabia. Vi era vescovo san Catello che, patrono di Castellammare di Stabia, è festeggiato il 19 gennaio. Quando Antonino gli si presentò chiedendo gli aiuto, non esitò ... |
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Il nome dell'Arcangelo principe delle milizie celesti è composto da tre parti: Mi Kha El e significa: "Chi come Dio?" e, nelle Sacre Scritture, il nome coincide con l'essere. II nome S. Michele appare cinque volte nella Bibbia. La prima volta è nella famosa visione del profeta Daniele: "Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto ed io l'ho lasciato là presso il principe del Re di Persia" (Dn. 10, 13). Ancora nel libro di Daniele ci sono altre due citazioni: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro delle verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe, ed io nell'anno primo di Dario, mi tenni presso di lui per dargli rinforzo e sostegno" (Dn. 10, 20-22). Sempre in Daniele: |
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Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano (Cuneo) il 4 aprile del 1884. Da umile e modesta famiglia. E’ il quinto dei sette figli di Michele Alberione e Teresa Allocco. Frequenta solo la seconda elementare quando alla domanda della maestra, Rosina Cardona, egli risponde con decisione: “ Mi farò prete!”. Dal seminario di Bra, nel 1900, passa al seminario di Alba e nella notte tra i due secoli, in preghiera nel Duomo di Alba, decide di “fare qualcosa per il nuovo secolo”. Nel 1907 è ordinato sacerdote ed è destinato a Narzole per il suo ministero pastorale. Qui incontrerà Giuseppe Giaccardo, ora beato. Laureato in teologia presso la Facoltà di San Tommaso d’Aquino di Genova nel 1908, è docente e direttore spirituale in seminario. Nel 1913 è direttore della Gazzetta d’Alba e nel 1914 avvia la Scuola Tipografica Piccolo Operaio, primo nucleo della futura Società San Paolo. L’anno successivo, 1915, dà inizio alla prima comunità femminile, Figlie di San Paolo. Dopo un periodo di grave ... |
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