Cinque anni più tardi, e come in eco al suo grande messaggio di preghiera lanciato a Pontmain nel 1871, Nostra Signora viene nel Berry, nel piccolo villaggio di Pellevoisin. Tra il 14 febbraio e l’8 dicembre 1876, si succederanno quindici Apparizioni di Maria a Estelle Faguette, in una stanza ora trasformata in oratorio. E come se la Madonna volesse prolungare la santa Notte di Pontmain, la Celeste Visitatrice, nelle sue prime otto Apparizioni, viene nel silenzio ed il raccoglimento della notte, nelle tenebre. Le sette altre avranno luogo in pieno giorno. ... |
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La venerabile Benedetta Rencurel, ebbe il grande dono di ripetute apparizioni Mariane che durarono per più di 54 anni, dal 1664 al 1718. Benedetta nacque nel 1647 il giorno della festa dell’arcangelo Michele, nel piccolo paese Saint-Etienne, vicino ad Avencon nel dipartimento Hautes Alpes (Francia), da genitori molto poveri. Benedetta morì all’età di 71 anni, dopo una santa condotta di vita. I numerosi pellegrini, che a Le Laus si raccomandarono alla Vergine, cominciarono presto ad invocare anche Benedetta e a pregare per la sua beatificazione. ... |
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Il defunto papa Benedetto XVI, in un famoso discorso tenuto a Parigi il 12 settembre 2008 in occasione dell’incontro con il mondo della cultura al collegio dei Bernardini parlò della vita monastica alle origini della teologia occidentale e delle radici della cultura europea e dichiarò: “La parola di Dio introduce noi stessi nel colloquio con Dio. Il Dio che parla nella Bibbia ci insegna come noi possiamo parlare con lui. Specialmente nel Libro dei salmi Egli ci dà le parole con cui possiamo rivolgerci a Lui, portare la nostra vita con i suoi alti e bassi nel colloquio davanti a Lui, trasformando così la vita stessa in un movimento verso di Lui. ... |
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Le edizioni Segno di Udine hanno stampato il libro di don Marcello Stanzione “ Benedetta Rencurel e gli spiriti celesti”. Fra le tante mistiche della storia, Benedetta occupa un posto importante, e lo slancio mistico ne qualifica la spiritualità, infatti Benedetta per 54 anni vedrà la Madonna senza interruzioni. Maria le appare regolarmente a Le Laus in Francia e così il suo angelo, ma in una forma molto più discreta. “Vedere la Madonna mi provoca una dolcezza mille volte più intensa rispetto alla vista di tutti gli angeli del paradiso”, si affermava spesso. L’angelo assume le stesse funzioni indicate nella Sacra Scrittura: è il servitore, la guida, il messaggero della volontà divina. ... |
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Don Giovanni Bosco, santo fondatore della congregazione salesiana, risulta il solo uomo che abbia avuto un cane per angelo custode, o al limite un angelo che si mascherava da cane… Sulla sua stupefacente vicenda scherzava egli stesso: “Dire che era un angelo farebbe ridere. Ma non si può dire nondimeno che fosse un cane come gli altri”. In sostanza, la fama che aveva cominciato a circondare don Bosco gli era costata minacce, aggressioni e tentativi di avvelenamento da parte di gruppi massonici e di sette evangeliche piemontesi che non vedevano di buon occhio l’impegno del sacerdote. Il vecchio capannone, chiamato Casa Pinardi, dove aveva installato la sua fondazione si trovava in un sobborgo torinese oscuro e deserto. ... |
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Il 2 ottobre 1820 dichiara la affermò: “Vidi una chiesa sulla terra e in essa molti che avevo conosciuto. Al di sopra c'erano alcune altre chiese, sempre più alte, come differenti storie affidate a differenti cori di angeli; e ancora più in alto c'era la Beata Vergine circondata dall'ordine più alto, davanti al trono della Santissima Trinità. Qui regnava una indescrivibile attività e ordine; ma in basso nella Chiesa terrena, tutto era fiacco e negligente fino ad un certo punto. E questa era la cosa più importante poiché era la festa degli angeli che portano a Dio con incredibile velocità tutte le parole pronunciate distrattamente e incurantemente dal sacerdote della santa messa, e che riparano tutti i difetti del servizio offerto a Dio. ... |
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Nel vangelo di san Matteo troviamo scritto: “Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. ... |
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di Anacletus Raimondo Gatto ha scritto un interessante libro intitolato Zingari antichi e moderni. Lo scandalo della verità (Reggio Emilia, Edizioni Radio Spada, 2016) (1). Penso sia utile studiarlo per capire il “misterioso” mondo degli zingari che ci circonda, di cui poco si conosce e che in questi tempi di immigrazioni di massa può causare non pochi problemi di convivenza nei nostri Paesi già tanto provati da forti crisi economiche e dall’invasione continua di immigrati clandestini e di islamici, che stanno sconvolgendo la nostra esistenza. ... |
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Campagna (Sa) – Trent’anni di sacerdozio e di studio dell’angelologia. È il traguardo che ha “tagliato”, simbolicamente il 14 novembre 2020, il parroco di Santa Maria La Nova a Campagna (SA), don Marcello Stanzione. Classe 1963, nato a Salerno ma residente a Campagna, don Stanzione venne ordinato sacerdote il 14 novembre del 1990 da mons. Guerino Grimaldi. Definito dalla comunità salernitana come il “curato di campagna” dalla vita umile di studio e preghiera, Don Stanzione è lo studioso di angeli più famoso al mondo. ... |
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E' in distribuzione in tutte le librerie cattoliche l'ultimo testo - edito dalla Segno di Udine - scritto dal sacerdote campano Marcello Stanzione e da Maria Matilde Cassano: "Don Leone Iorio, un esorcista del Mezzogiorno d'Italia". Il 19 settembre 1997 moriva in odore di santità il parroco Don Leone Maria Iorio. Figura singolare di uomo e di sacerdote, aveva speso tutta la vita imitando pienamente il suo Maestro. Con Gesù aveva condiviso povertà, sofferenze e persecuzioni. Egli non possedeva nulla, indossava vesti sdrucite e scarpe consumate; si nutriva di ciò che gli veniva offerto e, spesso, capitava che non toccasse cibo per giorni. Se da una parte veniva sbeffeggiato, calunniato e deriso in questo mondo così secolarizzato, dall’altra era molto amato perché riusciva a liberare le persone dalle atroci sofferenze causate dal maligno e soprattutto indicava loro la Via giusta per raggiungere la beatitudine eterna. Don Leone era un prete povero, davvero povero ma possedeva una ... |
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