È nelle librerie "365 giorni con Sant’Antonio Maria Zaccaria" |
Don Marcello Stanzione è il curatore del volumetto stampato dalla Segno di Udine “ 365 giorni con san Antonio Maria Zaccaria” al prezzo di euro 12,00. Antonio Maria Zaccaria nato nel 1502 a Cremona ed ivi defunto il 5 luglio 1539 ad appena 37 anni. Era un medico cremonese che nel vigore della gioventù, all’età di ventisei anni, improvvisamente decise di cambiare vita. Un cambio di rotta che lo portò a lasciare l’arte medica della cura dei mali fisici degli uomini, per dedicarsi totalmente a un’altra arte, quella della cura dei mali dell’anima. All’origine del cambiamento la morte del padre quando Zaccaria aveva pochi mesi di vita e l’esempio della madre, donna forte che rimase vedova e dedicò la vita ai poveri della città di Cremona. In pieno fervore conciliare, parliamo del Concilio di Trento, egli fondò la Congregazione dei Barnabiti, dalla Chiesa di San Barnaba di Milano, loro prima sede. Il suo programma di vita, che trasferì ai suoi figli spirituali, era quello di mettersi al servizio ... ... degli altri senza soldi e senza alcuna ricompensa. Al nuovo Ordine detto anche poi dei “Chierici regolari di San Paolo” appartennero alcuni compagni del giovane medico che, animati dalle sue stesse intenzioni, si dedicarono all’apostolato tra la gente promuovendo soprattutto la venerazione al Santissimo Sacramento. Dopo l’Ordine maschile nacque anche quello femminile detto delle “Angeliche” più precisamente le sorelle “Angeliche di San Paolo”. Le famiglie religiose fondate da Zaccaria sono tutte dedicate a San Paolo, per sottolineare il bisogno di conquistare molti a Cristo secondo lo spirito. E’ lui fondatore dei “Maritati di San Paolo”, ossia un esercito di laici che, pur vincolati dal matrimonio, collaboravano con lui alla riforma tridentina. Nei collegi dei Barnabiti si sono formati letterati famosi dell’Ottocento, tra i quali Alessandro Manzoni. “Dovete correre come pazzi!” diceva Zaccaria ai suoi confratelli “correre verso Dio e verso gli altri”, precisava, convinto che l’esempio valga di più di ogni insegnamento, per questo il Santo fondatore aveva inviato i suoi figli spirituali per le vie di Milano; essi compiendo mortificazioni pubbliche, intendevano dare esempio di conversione. Ma la cosa infastidì il clero locale che reagì violentemente accusando Zaccaria di eresia? Per questo egli dovette subire alcuni processi dai quali uscì sempre assolto. Ad Antonio Maria Zaccaria si deve l’istituzione della pratica dell’adorazione perpetua e delle cosiddette “Quaranta ore” ossia l’esposizione solenne, per quaranta ore consecutive, del Santissimo Sacramento onde consentire l’adorazione e la preghiera dei fedeli, nonché i tocchi di campana ogni venerdì alle ore 15 per ricordare l’ora della morte di Cristo. La sua esperienza prima di studente presso l’Università di Padova e poi discepolo del domenicano frà Giambattista a Cremona lo portò a vivere una intensa vita spirituale e ad esercitare un apostolato diretto, tenendo prediche vivaci al popolo, che ravvivarono in molti la fede. Padre Zaccaria dette un forte contributo al superamento della stanchezza e dell’ignoranza religiosa che all’epoca dominava tra i cristiani a causa anche della mancanza di sacerdoti preparati per il ministero. Auguro a questo libretto curato da don Marcello Stanzione un buon successo editoriale. Alfonso Maraffa |
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