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PREGHIERA A SAN MICHELE Di Giovanni Zito PDF Stampa E-mail
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mercoledì 16 ottobre 2019
PREGHIERA A SAN MICHELETante persone ci telefonano e ci scrivono per chiedere informazioni sulla preghiera che da un po’ di tempo si sta recitando dopo il Santo Rosario in alcune tv ed in alcune parrocchie. E’ recente, infatti, la notizia diramata dal Vaticano, che papa Francesco invita tutti i fedeli del mondo a pregare il rosario ogni giorno. Lo scopo è unirsi in comunione e in penitenza come popolo di Dio, chiedendo l’intercessione della Madre di Dio e di san Michele arcangelo, affinché proteggano la Chiesa del demonio. Nella chiesa non sono purtroppo mai mancate le tensioni, né il lato oscuro del peccato. In questo periodo emergono all’attenzione le divisioni tra cattolici, proprio di presunte indegnità o addirittura eresie di Jorge Mario Bergoglio; ma soprattutto lo scandalo degli altri di pedofilia compiuti da sacerdoti in più parti del mondo.  ...
 
Diffondere l’appello del Papa
L’iniziativa è nata alcuni mesi fa quando papa Francesco ha incontrato il gesuita Frèderic Fornos, direttore della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa, e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello, invitando inoltre i fedeli a concludere la recita del rosario con l’antica invocazione mariana Sub tuum praesidium e con la preghiera a San Michele ( vedi Apocalisse 12,7-12) scritta da Papa leone XIII. In questi ultimi anni e mesi dice Padre Fornos abbiamo vissuto nella Chiesa situazioni difficili, tra cui abusi sessuali, ma anche di potere e di coscienza da parte di chierici, persone consacrate e  laici. Senza dimenticare le divisioni interne. Per tutto questo, la missione della Chiesa diventa più difficile e va screditandosi. Papa Francesco  ci dice che dietro tutto questo c’è il diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra noi. Molte volte lo dimentichiamo.

Non abbassare la guardia
Il papa mette in guardia dal potere delle Tenebre. Nell’ultimo documento promulgato, l’esortazione Gaudete et esultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo , si legge: “ Tale inganno ci porta ad abbassare la guardia, a trascuraci a rimanere più esporti. Lui non ha bisogno di possederci. Ci avvelena con l’odio , con la tristezza, con l’invidia, con i vizi. E  così, mentre riduciamo le difese, lui ne approfitta per distruggere la nostra vita, le nostre famiglie e le nostre comunità, perché come leone ruggente va in giro cercando chi divorare”. Dalle pagine del testo emerge la grande preoccupazione del pontefice per la minimizzazione di questo problema. Così mette in guardia dai tentacolari poteri del male, capaci di insinuarsi nelle “ fragilità” e nelle proprie inclinazioni ( ognuno ha la sua; la pigrizia, la lussuria, l’invidia, le gelosie, e così via). E’ anche una lotta costante contro il diavolo, che è il principe del male. Gesù stesso festeggia le nostre vittorie. Si rallegrava scrive il Papa quando i suoi discepoli riuscivano a progredire nell’annuncio del Vangelo, superando l’opposizione del Maligno, ed esultava: Vedevo Satana cadere dal cielo come un  folgore”. Francesco  invita alla resistenza: “ abbiamo le potenti armi che il Signore ci dà: la fede che si esprime nella preghiera, la meditazione della parola di Dio, la celebrazione della messa, l’adorazione eucaristica, la riconciliazione sacramentale, le opere di carità, la vita comunitaria, l’impegno missionario.

Non cadere nello scetticismo

Lo scetticismo è una posizione da contrastare. Vangelo alla mano, Papa  Bergoglio spiega che non ammettere l’esistenza del demonio significa continuare a guardare la vita “ solo con criteri empirici e senza una prospettiva soprannaturale. Proprio la convinzione che questo potere  maligno è in mezzo a noi, è ciò che ci permette di capire perché a volte il male ha tanta forza distruttiva”. Una forza che agisce in modo carsico , avvelenando la vita, riempiendola di tristezza, invidia, odio. Questa esortazione del Santo Padre mi ha portato un po’ di tempo fa a parlare con un amico sacerdote moderato e sapiente, e mi ha molto colpito sentirgli dire che tutti noi uomini siamo soggetti alle tentazioni di satana, ossia alla sua azione ordinaria. Ma sempre la nostra libertà si scelta è in grado di vincerle. La Scrittura ci assicura che Dio non permette  che siamo tentati al di sopra delle nostre forze; che possiamo e dobbiamo resistere a satana “ forti nella fede” (  Pt 5,2); che se resistiamo, Satana “fuggirà da noi” ( Gc 4,7). Dobbiamo però usare i mezzi di grazia che il Signore ci elargisce, conforme al suo ammonimento: “ Vigilate e pregate per non cadere in tentazioni” ( Mt 26,41). Il Maligno, ci insidia quotidianamente penetrando nelle nostre famiglie, nelle comunità, addirittura nella Chiesa. Nel nostro dialogo, il saggio sacerdote mi fece come esempio alcune visioni di santi uomini di Dio.
Incuriosito da queste storie ho voluto fare una ricerca, ho trovato così negli archivi alcuni testi. Fra questi mi ha molto colpito la visione che ebbe papa leone XIII. Riporto qui il suo racconto:
La visione demoniaca che ha ispirato a Papa Leone XIII la preghiera a san Michele.
Il 13 ottobre 1884 Papa Leone XIII ebbe una visione orribile. Dopo aver celebrato l’Eucarestia, si stava consultando con i suoi cardinali su alcuni temi nella cappella privata del Vaticano quando all’improvviso si fermò ai piedi dell’altare e rimase immerso in una realtà che solo lui riusciva a vedere. Sul suo volto si leggeva l’orrore. Impallidì. Aveva visto qualcosa di molto duro. Improvvisamente si riprese, alzò la mano come a salutare e se ne andò nel suo studio privato.  Lo seguirono  e gli chiesero: “ Cosa succede a Sua Santità? Si sente male? Rispose: “ Oh, che immagini terribili mi è stato permesso di vedere e ascoltare!”, e si chiuse nel suo ufficio. Cosa aveva visto Leone XIII? “ Ho  visto i demoni e ho sentito i loro bisbigli, le loro blasfemie, le loro denigrazioni. Ho sentito la voce raccapricciante di Satana sfidare Dio, dicendo che poteva distruggere la Chiesa e portare tutto il mondo all’inferno se gli dava abbastanza tempo e potere. Satana ha chiesto a Dio il permesso di  avere 100 anni per influenzare il mondo come mai era riuscito a fare prima”. Anche Leone XIII capiva che se il demonio non fosse riuscito a realizzare il suo proposito nel tempo permesso avrebbe subito una sconfitta umiliante. Il Pontefice vide San Michele Arcangelo apparire e gettare Satana  e le sue legioni nell’abisso dell’inferno. Mezz’ora dopo chiamò il segretario della Congregazione dei Riti e gli un foglio, ordinandogli di inviarlo a tutti i vescovi del mondo indicando che la preghiera che conteneva doveva essere recitata dopo ogni Messa. Da quella esperienza Papa leone chiese al mondo intero di recitare questa preghiera a san Michele: “ Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, difendici nelle battaglie contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in aiuto degli uomini creati da <dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo Custode e Patrono, e a te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Prega, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato Satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e danneggiare la chiesa. Presenta  all’Altissimo con le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le Sue divine misericordie, e tu possa incatenare il dragone, il serpente antico, satana, e incatenato ricacciarlo negli abissi, donde non possa più sedurre le anime”. San Michele Arcangelo è sempre stato noto come potente intercessore contro il male, soprattutto visto  che  nel libro della Rivelazione viene ricordato dicendo: “ Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo” ( Ap 12,7-9). Basandosi su questo episodio della Scrittura, san Michele viene spesso rappresentato nell’arte mentre spinge una lancia o una spada dentro Satana, spesso rappresentato come un serpente o un drago.

Preghiera a San Michele
San Michele Arcangelo,
difendici nella battaglia, contro la perfidia e
le insidie del diavolo sii Tu il nostro sostegno.
Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, noi supplichevoli
Lo preghiamo! E tu, Principe delle milizie celesti,
ricaccia nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano nel mondo a perdizione delle anime.
O Arcangelo San Michele, difendici nel combattimento,
affinché non periamo nel terribile giorno del Giudizio.
Ultimo aggiornamento ( giovedì 17 ottobre 2019 )
 
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