Agostino: colui che distribuisce l'unico pane veramente importante |
“L’uomo non vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Pane spirituale, la dottrina di Cristo ! Pane spirituale, l’Eucarestia, il corpo di Cristo ! Questo pane non è meno necessario all’anima di quello che lo è il pane materiale per il corpo. La liturgia sa quello che vuol dire sottolineando alla Comunione della Messa dei Dottori, il versetto del Vangelo di San Luca dove il “prudente e fedele servitore” è presentato “come colui al quale il Signore ha confidato la sua propria famiglia, per distribuire ad ognuno, a tempo debito, il pane in abbondanza”. Distributore di pane ! La funzione ispira il rispetto, l’attesa, la gratitudine. Il rispetto ? È che è nobile e buono dare del pane a chi ne ha bisogno, per nutrire il suo corpo e non farlo morire , ma ancor più quando si tratta di alimentare la sua anima e di assicurargli la verità e la salvezza eterna ! L’attesa ? Il bisogno dell’uomo ed il servizio per soddisfarlo sono legati. Il corpo ha fame. Anche l’anima ha fame. E la fame ... ... suscita l’attesa dello sfamarsi. La gratitudine ? L’uomo perbene non dimentica chi gli ha dato il pane di conforto e vivificante. Ed ancor lì, a meno di ingratitudine, vi è un grazie da dire per il sostegno dato al corpo. Vi è una riconoscenza superiore ancora per il pane dell’anima e dello spirito, da parte dell’uomo intelligente, da parte del cristiano vero. Chi dunque ha più e meglio distribuito il pane soprannaturale del vescovo di Ippona ? Sant’Agostino (354-430) vescovo vicino al suo popolo, pensatore acutissimo, scrittore, teologo, esegeta, filosofo, i suoi scritti sono un tesoro della Patrologia cristiana. La sua creazione della regola comunitaria nella Chiesa è un fondamento sul quale i secoli successivi hanno potuto elevare un’alta torre senza schiacciare la base teologica fornita dal vescovo di Ippona. Agostino è considerato uno dei padri della Chiesa d’Occidente, insieme ad Ambrogio, Gregorio Magno e Girolamo, nonché uno dei più grandi teologi e filosofi della Chiesa. A renderlo famoso è stata la sua immensa produzione letteraria, una enorme quantità di discorsi e scritti tra i quali i più celebri sono “ La città di Dio”, un’apologia del cristianesimo e “Le Confessioni”, la sua autobiografia che rappresenta anche uno dei grandi capolavori di tutti i tempi. Agostino apprezzava la fede semplice di sua madre Monica che la Chiesa festeggia il 27 agosto, ma era convinto che il credente dovesse crescere nella conoscenza della fede e ripensarla criticamente per non essere travolto dagli errori e dalle critiche. Agostino era convinto che l’amore genuino di Dio e del prossimo nasce solo dalla verità conosciuta attraverso la ragione e la fede. Il nucleo del suo pensiero teologico ruota attorno al tema del peccato e della Grazia divina, intesa come unica, autentica fonte da cui attingere la salvezza. Agostino è stato un intellettuale vicino ai poveri, ai quali distribuiva tutte le offerte che riceveva e giunse persino a fondere i sacri vasi di metallo per soccorrere i bisogni dei poveri. Accoglieva le persone dimentico di se stesso a tal punto da passare intere giornate senza mangiare. Vedeva nel sacerdozio e nell’episcopato non un titolo di onore ma un dovere di servizio tanto da essere stato il primo ad autodefinirsi “servo dei servi di Dio”. La Provvidenza si serve delle anime secondo i suoi disegni. La corruzione in gioventù, gli errori dottrinali di Agostino, prima della sua conversione, hanno provocato una reazione di santità in lui, dovuta alle preghiere ed alle lacrime della sua santa madre, Monica, ed alla sua corrispondenza alla grazia divina. Con questi titoli di Buon Pastore e di Dottore, egli è stato e resta nella Chiesa di Dio uno di quelli che hanno distribuito in abbondanza il pane delle anime che sono la dottrina e la santità. Dacci, Signore, di unirci a te con tutti i mezzi forniti alla nostra buona volontà dalla tua Provvidenza e di trovare nella persona e nell’opera di Agostino, un esempio ed un arricchimento di vita soprannaturale per le nostre anime e la nostra attività al tuo servizio. di Don Marcello Stanzione |