San Luca Evangelista. Il gusto del Vangelo nel popolo Cristiano |
San luca evangelista che di professione era medico, non solo raccontò la vita di Gesù, ma scrisse da grande storico e testimone oculare le vicende della Chiesa primitiva nella sua opera Atti degli Apostoli. Si accompagnò all’apostolo Paolo e ne descrisse minutamente i viaggi e le imprese. In questa festa di San Luca, noi distacchiamo dalla liturgia della parola estratta dalla seconda Lettera ai Corinzi, la piccolissima frase in cui l’Apostolo annuncia l’arrivo presso di loro di Luca, che egli invia loro insieme a Tito. Egli non nomina Luca col suo proprio nome, ma se ne fa la presentazione e l’elogio con queste parole semplici e molto suggestive : “Colui che tutte le Chiese hanno in alta stima, in ragione del Vangelo che ha scritto” (2 Cor.8, 18). Luca, l’Evangelista ! Nella Chiesa universale da 20 secoli, i cristiani hanno continuato a fare la loro riconoscenza ed il loro simpatico attaccamento, a questo amico di San Paolo, che ci ha lasciato un Vangelo così sobrio, allo stesso modo ... ... degli altri due sinottici e dalla catechesi primitiva ma così ricca di senso, così concerto e così sviluppato nella parte dell’Infanzia di Cristo in cui noi troviamo diversi racconto che solo lui riporta. La reputazione di cui fruiva Luca nelle Chiese, a sentire San Paolo, attesta l’interesse avuto dai primi cristiani nella lettura del Vangelo, nella sua redazione di questa predicazione orale, vera tradizione vivente discendente, con la vita stessa della Chiesa, dalle parole, dall’insegnamento, dagli esempi e dalle direttive di Cristo. Questa Tradizione è di un eccezionale valore, è il Cristo continuato e vivente nella sua Chiesa. Il testo redatto e scritto dagli Evangelisti ha fissato la Tradizione primitiva, i ricordi degli Apostoli, gli insegnamenti così preziosi dati da Maria a San Giovanni, agli Apostoli che s’immagina facilmente, senza timore d’esagerazione da parte nostra, avidi di sapere, nel Maestro Risuscitato, i dettagli della sua infanzia. Il gusto per il Vangelo ! Basterebbe aver fede per provarlo. È per l’anima, legittimamente curiosa di conoscere Cristo e tanto più assetata di verità che è essa stessa più religiosa, il ricorso alla sorgente per attingere l’acqua viva d’una divina dottrina ed abbeverarsene. Il gusto del Vangelo condiziona tutto un senso della pietà seria, solida e veramente fondata sull’essenziale dei rapporti di Dio col mondo e con le nostre anime per Gesù Cristo, Principio della nostra Redenzione e della nostra vita spirituale. Il gusto del Vangelo ci permette di porre quest’autentica parola di Dio a fianco dell’Eucarestia, in una presenza permanente di Cristo in mezzo a noi, presenza reale del Cristo vivente in un sacramento tutto d’amore, presenza di un parola ispirata, eco veridico ed infallibile della storia stessa di Gesù, della sua vita, del suo insegnamento, della sua opera, della sua influenza permanente dalle “sue parole che non passeranno”. Signore, dacci questo gusto così potente e così soave del tuo Vangelo al punto che avendolo letto, riletto, meditato, mai possiamo restarne separati e che facciamo di questo libro, il libro del nostro capezzale. Esso non ha nulla di paragonabile con qualsiasi altro testo, poiché sotto la scorza delle parole sei tu, che tramite il Vangelo, ci colpisci nella fede e nell’amore. Don Marcello Stanzione |