Perchè gli omosessuali dovrebbero essere una categoria privilegiata? |
Grazie a Dio la proposta di legge che prevedeva il reato di omofobia in Italia non è passata grazie all’impegno di alcuni parlamentari cattolici. In tal modo è stato allontanato il pericolo che facendo degli omosessuali una sorta di categoria protetta si rischiava di spalancare le porte ad altre e più preoccupanti discriminazioni verso coloro che un domani opponendosi alle unioni omosessuali, divenissero oggetto di azioni penali o di attacchi personali. Non si capisce perché agli omosessuali bisognerebbe dare uno status privilegiato. Giustamente, qualche tempo fa l’onorevole Rocco Bottiglione, discriminato dalla ideologia omosessualista dal divenire commissario europeo a causa delle sue idee a riguardo, ha affermato che non si capisce perché uno che picchia un omosessuale debba essere punito con una norma diversa da quella di chi picchia un ebreo, un cristiano, un marocchino o semplicemente uno che gli è antipatico. I diritti umani – osservava il filosofo ... ... Bottiglione- sono eguali per tutti e bisogna stare attenti a non creare troppe categorie e sottocategorie particolari di protezione speciale. Tutte le persone sane fisicamente, moralmente e psichicamente hanno il diritto di affermare che il matrimonio è l’unione di un uomo e di una donna per generare ed educare dei figli orbene le convivenze omosessuali non possono realizzare ciò e per questo non si può considerare la concezione tradizionale del matrimonio come una forma di discriminazione ingiustificata degli omosessuali. La dottrina della Chiesa in materia di omosessualità è molto chiara: “Appoggiandosi sulla Sacra scrittura, che ci presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la teologia ed il magistero cattolico hanno sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono sempre intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati”. La semplice inclinazione omosessuale, anche se intrinsecamente disordinata, non costituisce di per se un peccato. Può provenire da cause varie, anche senza colpa della persona. Lo stesso Catechismo cattolico mette in evidenza che “la sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile”. Una persona che prova questa inclinazione ma che resiste, e riesce quindi a controllarsi, merita rispetto e comprensione. Tutt’altra è la situazione di uno che cede e pratica atti di omosessualità. In questo caso si tratta di una condotta morale gravemente riprovevole. Don Marcello Stanzione |