7 luglio: pellegrinaggio annuale degli amici di Francesca Lancellotti ad Oppido Lucano |
E’ da poco distribuita, in libreria, la mia biografia su Francesca Lancellotti (clicca qui) edita dalla editrice Segno di Tavagnacco (Udine). Ogni anno il 7 luglio un numero considerevole di amici di Francesca Lancellotti, defunta da pochi anni, da ogni parte d’Italia si reca ad Oppido Lucano presso la Cappellina di San Michele per alcune ore di preghiera. Per leggere la storia di Francesca umanamente, occorre visitare la sua vita ed i luoghi più significativi dal punto di vista storico e religioso che sono in qualche modo legati al suo personaggio ed agli eventi soprannaturali che l’hanno accompagnata. Credo che Francesca non abbia mai dimenticato i luoghi dove ha trascorso buona parte della sua vita. Solo nel 1960, dopo aver vissuto quarantatre anni, lascia il suo piccolo paese dell’entroterra lucano, per volontà di Dio, e si trasferisce nella capitale, con stili di vita completamente stravolti. E’ affascinante vedere lo spaccato della sua vita come un viaggio ricco di spiritualità che conquista. ... ... La sua vita è iniziata nel 1917 e si è conclusa nel 2008; è stata spettatrice di un’evoluzione della Chiesa cattolica e di molti snodi cruciali della storia, soprattutto nell'ultimo quarto del secolo XX e dei primi anni del nuovo millennio. Il 7 luglio 1917 Francesca nasce ad Oppido Lucano (PZ), paesino sperduto della Basilicata, nel contesto storico della fine della prima guerra mondiale. La situazione economico-politica era stata ovunque sconvolta. Gli impianti produttivi erano andati distrutti, l’agricoltura era priva delle sue migliori forze lavorative, i beni primari erano molto scarsi ed i prezzi aumentavano vertiginosamente mentre il potere d’acquisto scendeva. Inoltre, i salari erano bloccati a causa della riconversione industriale, dalla produzione bellica a quella civile. L’Europa uscì dal conflitto in condizioni di grave instabilità politica ed economica e le perdite umane erano ingenti anche a causa delle varie malattie epidemiche, risultato delle privazioni alimentari ed igieniche subite durante gli anni del conflitto. Tra il 1918 ed il 1920 si diffuse in tutta l’Europa anche la spagnola, pandemia influenzale che uccise almeno 20 milioni di persone nel Mondo. Le apparizioni mariane di Lourdes sono datate 1858 donando forza spirituale a tutta la comunità cristiana mentre a Fatima, in Portogallo, tre pastorelli (Lucia, Francesco e Giacinta) riferiscono di aver visto scendere una nube dal cielo e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Nostra Signora di Fatima sarebbe apparsa loro dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917 per soccorrere un mondo che correva verso la rovina: questo mondo moderno aveva creduto di trovare la sua libertà proclamando la morte di Dio ed il miracolo del progresso, invece partoriva la prima guerra mondiale e la morte dell’uomo. La Madonna avrebbe invitato tutti gli uomini alla preghiera ed alla conversione, promettendo grazie e perdono e rivelando alcuni segreti riguardanti il futuro dell’umanità. A quasi 3000 km di distanza, dal disegno di Dio scaturisce pure Francesca, con una missione molto particolare. Nel 1921, con la caduta dei prezzi, anche la borghesia si trova in difficoltà. Francesca (il cognome Lancellotti deriva da una radice nobiliare presente nel paesino) è benestante, sebbene il padre emigri in America, in varie epoche, ma rientri per comprare terre e lavorarle. Questa data è un punto di svolta economica e politica, perché la crisi economica legata all’inflazione e allo spostamento del reddito, con una forte tensione sociale, genera l’avvento del fascismo. Furono anni segnati da una profonda crisi sociale ed economica. Nel 1921, Francesca ha 4 anni e va a piedi sul monte di Belvedere a trovare la Madonna. La vede e dialoga con lei. Nel 1924, l’assassinio del deputato socialista Matteotti fece vacillare il governo fascista. Mussolini, nonostante tutto, riuscì comunque a mantenere il potere e ad instaurare la dittatura, abolendo ogni libertà costituzionale. Il 9 aprile 1926 Francesca vede e parla per la prima volta con l'Eterno Padre. Sente la voce della Santissima Trinità. Nel 1940, all’inizio della seconda guerra mondiale, Francesca ha 23 anni ed è una donna sposata, come le aveva predetto la Santa Vergine. Sono anni duri per sbarcare il lunario che ci conducono sino alla fine della seconda guerra mondiale. La vita dell’epoca, in un paesino lucano, è descritta molto bene nel libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”. Il titolo di questo libro spiega infatti che ad Eboli, città in provincia di Salerno, si ferma la "vita umana”, la civiltà, la storia, il progresso e la libertà chiamate dall'autore in modo metaforico "Gesù". Levi descrive la storia del suo esilio in Lucania e l'incontro con la realtà contadina del Sud, arretrata e costretta a vivere in condizioni di miseria e di ignoranza. "Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, non siamo considerati come uomini, ma bestie, bestie da soma, e ancora meno che le bestie, i fruschi, i frusculicchi..., perché noi dobbiamo invece subire il mondo dei cristiani, che sono al di là.” E’ una società contadina dominata dalla superstizione, caratteristica pregnante degli abitanti di queste zone. Sono terre abbandonate dalla società e dalla politica in cui sia i galantuomini (cioè i possidenti) che i poveri, vivono una condizione di miseria e di disperazione perpetua. Tutti sono poveri da quelle parti, perché chi non è bisognoso è nevrotico (piccola Borghesia) e maledice la sua permanenza in un paese disgraziato, in cui i medici sono “ciucci e ignoranti”, in cui si è odiati e bersagliati dall’invidia e dal rancore atavico e istintivo. In questo paesaggio brullo e bruciato dal sole, si armonizzano persino folle di bambini denutriti, scheletrici e condannati sin dall'infanzia alla malaria e a una vita di disumani patimenti; i contadini di Lucania sono “uomini” dimenticati dallo Stato, dalla civiltà e dalla religione che considerano la magia un mezzo di difesa contro i mali fisici che li affliggono da ogni parte. La magia, infatti, appare come una panacea coltivata come estrema illusione per dominare gli eventi del fato. La magia domina le case e non lascia spazio ad un Dio che si è “dimenticato” degli ultimi. Nessuno immagina però che proprio questo Dio avesse donato loro Francesca, che all’alba della ricostruzione ha 28 anni. In un paese così sperduto della Lucania, dedito alla superstizione ed alla magia, vi è una donna con un potere di preghiera così forte da poter aiutare le persone, da poter intercedere per loro. Un donna sola contro tutto ed incompresa dalle istituzioni (sociali e ecclesiastiche) che ama solo Dio in modo incondizionato. Siamo nel 1944, anno in cui suor Lucia mise finalmente per iscritto la terza parte del segreto di Fatima che, dopo una lunga attesa, fu divulgato solo il 26 giugno del 2000. Nel 1946 nasce la Repubblica e l’Italia vive ancora difficoltà di tipo economico. Finalmente arriva il 7 luglio 1956, giorno del compleanno di Francesca, che compie 39 anni. Verso le 9,30 del mattino, mentre sta lavorando nella sua casa di via Cervellino ad Oppido Lucano, le appare l’Arcangelo Michele. L'Arcangelo, in questo contesto storico fatto di miseria e grandi sacrifici, le dice di lasciare Oppido Lucano e di farlo tra le mille incertezze e le difficoltà che l'Italia attraversa. Il 1956 è la data del simbolo del cambiamento della vita dell'umanità. L’Ungheria del 1956, ad esempio, è soffocata dai carri armati sovietici. Ai cittadini di Budapest viene presentato presto uno scomodo conto per quelle intemperanze, oltre alle proprie memorie calpestate e ad una città distrutta, le loro gesta portarono un solo cambiamento: la statua di Stalin venne sostituita con quella di Lenin. Nel 1957 Francesca va in pellegrinaggio a Monte Sant'Angelo e da Padre Pio, dove assiste ad una messa e dove lo stesso frate da Pietralcina la riconosce come un essere mandato da Dio. Nel 1960 Francesca lascia tutti i suoi beni e si trasferisce a Roma con la sua famiglia. L’anno segna l’inizio del boom economico dell'Italia, periodo di nuovo e grande sviluppo. Anche la popolazione della penisola aumenta con un boom demografico senza eguali. La storia della seconda metà del ventesimo secolo sta per cambiare e sarà in gran parte dominata dal confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica, le due uniche grandi potenze emerse dopo la fine della seconda guerra mondiale. In anni di “guerra fredda”, la sostanziale stabilità di questo nuovo sistema bipolare di relazioni internazionali porterà ad un equilibrio del terrore. Nell’umanità viene instillata radicalmente la costante paura che un conflitto aperto tra le due “super-potenze” si sarebbe trasformato in una guerra nucleare senza vincitori. Questo equilibrio armato garantì un'epoca di pace strategica, ma trasferì le tensioni tra le potenze sui conflitti locali, spesso acuendoli, e distorse lo sviluppo degli eventi per quasi cinquant'anni che corrono dall'immediato dopoguerra fino alla dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991). Il baricentro del potere mondiale si spostò oltre l'Atlantico, dove la ricchezza economica, la potenza militare e la capacità della società statunitense di alimentare miti collettivi, sembrarono giustificare appieno il concetto che il ventesimo fosse il "secolo americano". Negli anni del boom economico (dal 1958 al 1963), la società italiana conosce, in un brevissimo volgere di anni, una rottura davvero grande con il passato: nel modo di produrre, di pensare e di sognare, di vivere il presente e di progettare il futuro. Figlia dell'espansione edilizia e della diffusione del pagamento dilazionato, entra in gioco la cambiale, che consente la vendita sterminata di merci, case, automobili e elettrodomestici. Il Pil cresce e il Partito socialista dopo la rottura dell'alleanza con il Pci, per la prima volta entra nel governo. La conseguenza di questa ventata di benessere fu la diffusione della scolarizzazione che, nel giro di quasi dieci anni dalla fine del boom, consentì il parcheggio scolastico di forza lavoro disoccupata. In questo contesto socio-economico, nel 1960, Dio invia Francesca a Roma, quasi a mantenere un punto di riferimento per l’umanità, a ricordare all’uomo che Lui c’è sempre. Dal 1960 fino ad oggi si susseguono i pellegrinaggi verso questo luogo sperduto della Basilicata, dove è apparso l’Arcangelo. Persone che vanno in pellegrinaggio solo per ringraziare Dio ed il Suo messaggero celeste per grazia ricevuta. Pellegrinaggi che rappresentano “strane umili distorsioni” della vita quotidiana dove tutto è possibile, in cui il benessere è a portata di tutti. Arriva anche il 1968 con i suoi cambiamenti epocali ed il 9 aprile dello stesso anno, la Santissima Trinità lascia a Francesca un testamento spirituale importante e sconvolgente per un'epoca che corre verso lo stravolgimenti dei costumi. Il 1968, come sappiamo, è epoca di libertà sfrenata. La rivoluzione sessuale conduce ad un’epoca in cui l’edonismo porta l’uomo a non avere più riferimenti. Movimenti di massa che per aggregazione, spesso spontanea, attraversarono quasi tutti i paesi del mondo con la loro carica di contestazione, sembrarono far vacillare governi e sistemi politici in nome di una trasformazione radicale della società. Un movimento sociale e politico ancora oggi controverso: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha portato ad un mondo “utopicamente” migliore, altri sostengono invece il contrario, ovvero che sia stato un movimento che ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale fondata su valori borghesi, capitalistici e clericali. Il 1968 fu una vera e propria rivoluzione culturale che ha portato un profondo cambiamento nel vissuto sociale. La diffusione giovanile del movimento ha prodotto cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all'abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali, in quelli tra padri e figli. Per non parlare del linguaggio, dei diritti del bambino e del giovane. In questo contesto Dio dice a Francesca parole inconsuete del tipo “L'amore a volte può farvi prigionieri di un cuore, da quel cuore Io vi farò uscire per rendervi liberi e sarete un cuore solo con Me. Nel mio Cuore mi ascolterete, nel cuore vostro lo parlo e vi dico quale è il bene vostro. Il bene che vi voglio dare è udire la mia voce sempre.” Oppure “la differenza in te sarà la presenza costante di Me. Quello che farai sarò lo a volerlo, nulla avverrà a caso, è tutto preparato da Me ..Io saprò rendere autorevole la tua parola; l'autorità ti è data per avere amato coloro che lo ti inviai malati, per la non conoscenza di Me… ma Io non servo coloro che vogliono essere serviti con la finzione di servire Me. In realtà questi uomini mi vorrebbero al loro servizio perché sanno quanto Io sia Potente. Essi sanno che tutto è nelle mie mani e allora si inchinano a Me. Il loro inchinarsi è riconoscere la mia onnipotenza; la mia presenza. Ma questo inchinarsi a Me, questa maniera non è quello che Io voglio. Preferisco coloro che non s’inginocchiano davanti a Me, solo perché non sanno quanto Io posso. Questi sono meno responsabili. Da costoro potrei ottenere molto se mi facessi conoscere.” Questi spunti lasciano forse perplessi ma questo significa che l’Eterno Padre, essendo costantemente presente in Francesca, dirigeva ogni suo respiro ed ogni suo passo, in un contesto storico di delirio di onnipotenza ed epoca in cui addirittura il 20 luglio 1969, Neil Armstrong, comandante dell' Apollo 11, atterra sulla Luna nell'ambito della "gara spaziale" che si stava svolgendo tra Stati Uniti ed Unione Sovietica . Gli eventi della storia dell’umanità continuano ad essere impetuosi ed altrettanto puntuali arrivano gli avvertimenti di Dio, come le apparizioni di MEDJUGORJE il 24 giugno 1981 e come il 9 luglio 1989 l’inaugurazione della cappella dedicata all'Arcangelo Michele (luogo dell'apparizione a Francesca) ad Oppido Lucano, come rivelato dall'arcangelo Michele, 33 anni prima, a Francesca. Nel frattempo nel 1989 accadono una serie di cose. L'epicentro avviene in Europa e nelle regioni collegate anche se con riflessi su tutto il pianeta. E' un "nuovo mondo" che esce dalla fine della guerra fredda. Crolla il muro di Berlino e dallo sgretolarsi del comunismo risorge una Germania riunificata, che mette in conto un processo di accrescimento economico e politico che si era prodotto nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. La Germania si pone tra i protagonisti culturali (oltre che economici e politici) del nuovo mondo che esce dal crollo del muro. La Germania tende ad acquisire in Europa un ruolo sempre più egemonico. L'abbattimento fisico del muro di Berlino è soprattutto il segnale dello sgretolamento dell'impero sovietico. La potenza che emerge dalla fine della guerra fredda è quella degli Stati Uniti d’America, che per la prima volta nella storia umana si pongono come unico impero capace di controllare tutto il pianeta. La situazione degli USA è quella dell'impero augusteo, con le prospettive ma anche tutte le difficoltà nel dover gestire un simile potere. Accanto agli USA si pongono, usciti come potenze economiche dalla guerra fredda, il Giappone, la Germania (che acquista una sua egemonia in Europa), e la Cina. Gli USA d'altra parte sono investiti del ruolo di pacificatori planetari, unici detentori della forza a livello planetario. La globalizzazione si è ormai imposta con una forza pervasiva nel destino degli esseri umani: essa condiziona la vita quotidiana d'ogni singola persona e quella collettiva dei paesi e delle nazioni. Un processo irreversibile, che unisce e divide nello stesso tempo, differenziando in maniera tanto netta quanto crudele le condizioni d'intere popolazioni e, all'interno dei singoli stati, quelle delle diverse fasce sociali: ciò che per alcuni simboleggia ricchezza, per altri diventa emarginazione e povertà. Il 7 luglio 1993 avviene, per intercessione di Francesca, il Miracolo di Cerquetani che porta esponenti della Guardia di Finanza ed in seguito le altre forze armate, in processione alla cappella dell'apparizione per rendere grazie a Dio ed all'Arcangelo. In questo contesto, l'esplosione della violenza terroristica attuale sembrerebbe allora originarsi da un rifiuto all'omologazione culturale del mondo ed essere il prezzo delle umane sofferenze che le ingiustizie sociali inesorabilmente generano. L'11 settembre 2001 segna un punto epocale di svolta nella storia dell'umanità: com'è cambiato il mondo dopo la caduta delle "torri gemelle" a New York, dove esso stia andando, sono le domande che tutti ancora si pongono. “La notizia dell’attentato alle Torri Gemelle, trasmessa in tempo reale, dalle televisioni di tutto il mondo, ci tolse il fiato. La disperata richiesta di aiuto di chi sventolava i fazzoletti dalle finestre, intrappolato negli uffici, il gesto estremo di chi si lanciò nel vuoto, poi il crollo delle Torri franate come castelli di carta, in un attimo. Sembravano momenti surreali, così atroci da non poter essere veri”. Nel frattempo Francesca continua la sua opera di avvicinamento della gente a Dio in contestuale opera di altre figure che lasciano il segno come Madre Teresa di Calcutta ed altri mistici e santi del mondo. Francesca anticipa gli eventi terroristici del 2001 ammonendo, in tempi non sospetti, le persone ed avvertendo di stare attenti, di rincasare presto la sera perché i tempi stanno cambiando. Francesca finisce la sua missione in questo mondo il 4 settembre 2008 a Roma mentre gridava al mondo stesso che Dio avrebbe lasciato presto solo un terzo dell'umanità, i migliori, i più buoni e che Dio non sopportava più la crudeltà dell’uomo, il cinismo della cultura dell’eccesso, dello spreco del cibo (che veniva buttato nei cassonetti), mentre le persone morivano di fame, di sete per una corsa insana e demoniaca verso il potere assoluto. Proprio mentre le disastrose bolle speculative dei primi anni del 2000, insieme alla politica del credito con bassi tassi d’interesse per stimolare la cosiddetta “economia del debito”, sfociano nella grave crisi economica del 2008, con il fallimento di importanti Banche statunitensi che trascinarono nella crisi il mondo intero. La vita di Francesca pone a tutti una profonda riflessione ed evidenzia quanto sia necessario e urgente richiamare l’attenzione delle persone sui messaggi che il Cielo ci invia, messaggi di fede, amore e speranza ma talvolta anche di severo ammonimento agli uomini per i loro peccati e la loro lontananza da Dio. Tali rivelazioni possono rappresentare per il credente un nutrimento della fede e della carità mentre per un non credente la fiamma di una speranza. Comprendere la storia della vita di Francesca legata agli eventi della umanità è il tentativo, speriamo riuscito, di comporre un mosaico, per quanto possibile convincente e attendibile, di ciò che l'umanità ha vissuto in una logica di Dio che cerca di rendere l’uomo consapevole della gravità degli ammonimenti che vengono dati all’umanità. Al riguardo occorre tener presente che “la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che predice l'avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che desidera squarciare il velo del futuro; il profeta viene incontro alla cecità della volontà e del pensiero e chiarisce la volontà di Dio come esigenza ed indicazione per il presente. L'importanza della predizione del futuro in questo caso è secondaria. Essenziale è l'attualizzazione dell'unica rivelazione, che mi riguarda profondamente: la parola profetica è avvertimento o anche consolazione o entrambe insieme." (tratto dal commento teologico alla terza parte del segreto di Fatima). Don Marcello Stanzione |