UN ARCANGELO PER AMICO NEL LIBRO DI DON STANZIONE Di Vincenzo Sansonetti |
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luned́ 14 gennaio 2019 | |
“ Sancte Michael archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias esta presidium” ( San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio). Con queste parole inizia la preghiera composta da papa Leone XIII dopo la visione del 13 ottobre 1884, in cui il Maligno minacciava la Chiesa. Lo stesso Leone XIII raccomandava che la preghiera fosse recitata al termine di ogni messa, suggerimento osservato fino al Concilio. ...
Ora papa Francesco la “riabilita”: nel mese mariano di ottobre , appena trascorso, ha chiesto ai fedeli di tutto il mondo di recitare ogni giorno il Rosario e di concluderlo proprio con la preghiera a San Michele, per proteggere la Chiesa da Satana. un bel “ recupero”, indubbiamente, tenendo conto anche del fatto ignorato dalla maggior parte dei cattolici che san Michele è patrono della Chiesa universale Presenta le nostre preghiere a Dio e conduce le anime dei morti al Giudizio finale. Non solo due Papi come Leone XIII e Francesco mostrano una precisa attenzione nei suoi confronti; non si contano nella storia quanti santi e mistici hanno avuto una particolare devozione per l’Arcangelo per eccellenza. Don Marcello Stanzione nel suo libro “ l’” edito da Sugarco, presenta ben 50 “ amici” di San Michele. San Francesco d’Assisi praticava le penitenze quaresimali in suo onore, santa Giovanna d’Arco fu guidata e assistita da San Michele nella liberazione della Francia , sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrisse che la devozione nei suoi confronti è un segno di predestinazione e volle l’Arcangelo come protettore dei Redentoristi. Altri “ amici” san Giovanni de la Salle, il beato Bartolo Longo, santa Teresa della Croce, san Pio da Pietrelcina, santa Faustina Kowalska. |