GLI ANGELI E LA VICINANZA ALL’UOMO Di don Marcello Stanzione |
Scritto da Amministratore | |
giovedì 18 luglio 2024 | |
In rapporto con il cielo lontano di Dio, il cielo dell'angelo ci sembra a portata di mano, come un'altezza la cui accessibilità è incoraggiante. Il mondo angelico è il vertice dell'umanità, il suo genus proximus. L'uomo ha l’intuizione dell'angelo ogni volta che si sente assistito, aiutato, ispirato nelle sue imprese. Gli angeli relativizzano la solitudine dell'uomo così come relativizzano la solitudine di Dio. Sono, per definizione, quelli che accompagnano, quelli che ci sono vicini. Stando le cose così, lo spirito del testo biblico, ci permette di credere che il famoso "ama il tuo prossimo" può significare ben più che "ama l'uomo che si trova vicino a te". L'angelo è anche "il nostro prossimo"; non il prossimo di lato ma il prossimo dall'alto. "Ama il tuo prossimo" è, dal punto di vista dell'angelologia, il comandamento di amare il proprio angelo, di approfondire il mistero della sua prossimità, fino a che questa si fonda con la prossimità a Dio. |