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La Chiesa oggi? Individui sempre più pronti a "mordere e divorare"Benedetto XVI ammette che nella faccenda della scomunica ai lefevbriani sono stati fatti degli errori. E cioè di non aver fatto controlli nella rete (dove si potevano trovare da tempo le dichiarazioni negazioniste di Williamson) e di non aver spiegato subito con una nota la revoca della scomunica alla Fraternità di San Pio X. Ma si mostra profondamente deluso dalla valanga di critiche che gli sono piovute addosso per la decisione. Affermazioni, dichiara il portavoce della Sala Stampa Vaticana padre Lombardi, “che non sono certo caramelline”. È stata diffusa ieri la lettera che Benedetto XVI invia ai vescovi di tutto il mondo per spiegare le ragioni della revoca della scomunica ai seguaci di Lefevbre, della quale ampi stralci erano già diffusi. È una lettera che racconta di una Chiesa lacerata da profonde divisioni, odii, intolleranze, che non risparmiano nemmeno lo stesso Papa. Nonostante i tentativi di dimostrare la positività della scelta papale, l’immagine della ...

... lettera che resta più impressa è quella di una Chiesa composta da individui sempre più pronti “a mordere e divorare”. Di segno positivo, invece, i commenti riguardo gli Ebrei e gli ex lefevbriani che sono già rientrati nella Chiesa cattolica. “Il Papa – spiega padre Lombardi – non vuole bloccare il dialogo all’interno della Chiesa, ma vuole che esso avvenga in maniera rispettosa”.

Certo è che il Papa non ha intenzione di tornare indietro. Ammette che “da molto tempo, e poi di nuovo in quest’occasione concreta, abbiamo sentito da rappresentanti di quella comunità molte cose stonate: superbia e saccenteria, fissazione su unilateralismi”. Ma, aggiunge poi, ci sono state anche “testimonianze commoventi di gratitudine, nelle quali si rendeva percepibile un’apertura di cuori”. Detto questo, si chiarisce che i lefevbriani saranno riammessi solo se riconosceranno il Vaticano II e il magistero successivo. Un chiarimento dottrinale che sarà portato avanti in maniera più collegiale: l’organo Ecclesia Dei, che finora si è occupato della questione, sarà affiancata dall’ex Sant’Uffizio.

di Andrea Gagliarducci

 
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