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Alberto Senatore, la Chiesa Cattolica e la pedofilia PDF Drucken E-Mail
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Alberto Senatore, la Chiesa Cattolica e la pedofiliaSu internet compaiono spesso lettere aperte che denunciano la pedofilia di alcuni esponenti del clero cattolico indirizzate a cardinali, vescovi o monsignori di un tal Alberto Senatore che afferma di essere un operaio, classe 1964, sposato e padre di due figli, residente in Giffoni Valle Piana in via De Cataldis 29. Alberto Senatore si presenta come portavoce del Comitato antipedofilia “ Il piccolo Davide”. E’ sacrosanto combattere la pedofilia e denunciare i pedofili ovunque essi siano e in qualunque categoria essi si nascondano… Ma il modo di fare di tal Alberto Senatore è a dir poco ossessivo perchè si interessa solo della pedofilia clericale e mi fa venire il sospetto che a lui si possa ben attribuire il nostro saggio detto popolare: “ tira sul campanile ma vuol colpire la chiesa”, cioè non si capisce (o meglio si capisce troppo bene) se in realtà il suo obiettivo è la protezione dei minori oppure unirsi con le sue lettere aperte alla campagna ben orchestrata per denigrare tutta la Chiesa… E’ certo che in ... 

...  Italia ci sono ogni anno ventunomila casi di denunce per pedofilia e meno di dieci l’anno riguardano preti cattolici…

Alberto Senatore farebbe bene a studiare la storia della pedagogia e vedrebbe che i più grandi benefattori dei ragazzi e dei bambini sono stati proprio dei preti  o religiosi cattolici, penso ad un san Girolamo Emiliani, un San Giovanni Battista de La Salle, un San Giuseppe Calasanzio, un San Giovanni Bosco ecc ecc …

In qualche mio commento alle sue lettere mi sono permesso di invitarlo a mettersi in contatto con l’associazione Meter fondata guarda caso proprio da un prete che il più fiero combattente della pedofilia in Italia. 

Da venti anni don Di Noto conduce una battaglia senza frontiere contro la pedofilia, ha denunciato decine di migliaia di siti pornografici, ma nessuno presta attenzione alle sue denunce. Don Di Noto parla di centosettanta milioni di bambini che subiscono violenza, ma di questo non si fa parola.

Si parla invece, e da mesi, di qualche centinaio di preti in Italia ed in Europa che si sono macchiati dell’orrendo crimine di pedofilia nei passati ultimi cinque decenni. Forse che questo tale Alberto Senatore urla per far vergognare ogni sacerdote di esser tale e per mettere sotto accusa ogni cattolico? E così magari scoraggiare i genitori dal mandare i figli all’asilo dalle suore o al catechismo in parrocchia o a giocare a pallone in oratorio?

Un’ultima considerazione: in una società ad alto contenuto pornografico in cui tutte le perversioni sessuali sono tollerate e  permesse, ogni pretesto è buono per attaccare il celibato ecclesiastico.

Giovani uomini liberamente rinunciano alla pratica della loro sessualità genitale? Inconcepibile. Disumano.

La Chiesa si deve adeguare. Non è ammissibile che i preti, in questa società che ha fatto dell’erotismo uno dei suoi idoli, con la loro vita, dimostrino che si possa vivere, e vivere contenti, anche castamente.

E allora ecco pronto il nuovo atto d’accusa: il celibato facilita la pedofilia. Quindi va abolito. Stiamo ai fatti: l’ottanta per cento dei preti pedofili è in realtà omosessuale mentre il novanta per cento dei pedofili è sposato (dati prodotti dal sociologo Philip Jenkins, citati da Massimo Introvigne). Di questo si parla? No. Sarebbe omofobia è oggi guai a chi tocca gli omosessuali, la lobby omosessualista è troppo potente e combatte la Chiesa Cattolica e lupo non si azzanna con un lupo del medesimo branco…. Stiamo ai fatti: nel 2009, negli Stati Uniti, ci sono stati 62.000 abusi sessuali su minori. Quanti dovuti a preti? Sei. Lo 0,0097%. La morale? Questa: di quelli che si strappano le vesti per la pedofilia ecclesiastica probabilmente dei crimini contro i bambini non importa niente , l’importante è come diceva Voltaire colpire “ L’infame” cioè la Chiesa Cattolica.

Don Marcello Stanzione

 
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