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Le Sette: un'abbondanza in ogni senso PDF Drucken E-Mail
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Le Sette: un'abbondanza in ogni sensoRitorno a parlare della silenziosa ma incisiva proliferazione dei gruppi comunemente chiamati sette. Se ne contavano più di 350 in Europa con oltre  1.600.000 aderenti. In 25 anni, i Mormoni hanno moltiplicato per otto il numero dei loro fedeli nel mondo. E’ la seduzione dei mistici dell’Oriente. I giovani continuano a prendere le strade  dell’India misteriosa ed affascinante. In senso inverso il buddismo tibetano ha già impiantato diversi monasteri e  decine di centri in Europa, in capo ad una ventina d’anni di presenza soltanto. E’ la ricerca per molti di uno spazio interiore. Più di 200 organizzazioni propongono all’occidentale le tecniche che permettono di raggiungere degli “stati superiori di coscienza”, quale la Meditazione Trascendentale. Nella stessa linea è l’attrattiva per le Vie e scuole di spiritualità e di mistica Zen e Yoga, ma anche Sufismo di origine islamica. E’ l’abbondanza dei gruppi di terapia corporale e di psicologia dinamica ...

... che funzionano talvolta come delle religioni di rimpiazzo.

E’ l’attrattiva delle nuove sapienze dell’Occidente in cui il migliore affianca il più dubbioso. Vi sono i Massoni e l’Antroposofia, ma anche il Graal e la Nuova Acropoli. I Rosa-Croce AMORC fanno un grandissimo sforzo di propaganda.

E’ l’interesse rinnovato per lo strano, l’esoterico, l’occulto e l’irrazionale. Ogni casa editrice tende a costituirsi un raggio specializzato in cui alla Bibbia ed al Corano si accostano le opere consacrate alla parapsicologia, allo spiritismo ed alla scienza-fiction. La clientela è fatta da liceali ma anche da professori, da piccoli impiegati ma anche dai quadri dirigenti.

Questo ritorno del religioso in tutti gli strati della società. Tocca una clientela ideologicamente tutta verticistica:

- dei giovani della nuova ondata del sapere, sedotti dai maghi od il programma di studio iniziatici dei Rosa-Croce;

- dei principi dell’intelligenza che elaborano una nuova gnosi, quale quella “di Princeton” – insieme di Premi Nobel di fisica, biologia, cosmologia, e dei ricercatori di alto livello che pongono l’esistenza di Dio come una necessità al termine dei loro studi scientifici -;

- il buon popolo, fortemente legato ai riti della religione popolare, che continua a far battezzare i propri figli, ad andare sulle tombe od a deporre degli ex voto;

- dei marginali – e la nostra società ne fabbrica molti – in cerca di un gruppo un po’ caldo umanamente in cui essi siano accolti e riconosciuti tali come sono: è la clientela abituale dei Pentecostali, dei gruppi guaritori, degli stessi Testimoni di Geova ecc.

Ritorno del sentimento religioso, del bisogno mistico, del senso del sacro certo. Ma anche del confuso, come pure del patologico. E bisogna allora saper discernere. Più fondamentalmente: risveglio della pulsione religiosa caratteristica dell’uomo di cui non ci si può sbarazzare così facilmente …

Ma questo ritorno esprime anche talvolta una risalita del paganesimo. Il pagano, è l’uomo religioso non cristiano. Si scopre sotto certe forme dell’ispirazione ecologica il vecchio fondo del panteismo antico, ed in certi gruppi di espansione psico-corporale i culti di Apollo, Venere e Bacco . Sarebbe allora anche erroneo vedervi una risorgenza della cristianità, anziché un appoggio immediato per l’evangelizzazione. Poiché la divinità senza volto, oggetto di talune ricerche di Dio – nelle religioni orientali -, è lontano dal Dio di Gesù Cristo. Ora, la Meditazione Trascendentale sembra prendere presso taluni il posto che teneva la meditazione del Vangelo nelle generazioni precedenti; e la pratica dello yoga, quella della visita al Santissimo Sacramento … Tuttavia vi è là un segno dei tempi rivelatore di una “beatitudine” – come dicono gli induisti -, espressione di un bisogno, come di un desiderio nel cuore dell’uomo contemporaneo sempre in cerca di un Altrove.

La valutazione di quello che accade nel mondo dei giovani a questo livello è delle più difficili. L’angoscia profonda, che essi risentono collettivamente davanti alla crisi ed alla disoccupazione, davanti alla sconfitta del sistema tecnocratico e del tutto razionale, li porta a votarsi al leader religioso od all’animatore dalla forte personalità che darà loro caldo al cuore, soddisferà il loro desiderio folle di credere in qualcosa, e permetterà loro di rifugiarsi nell’irrazionale. Questi gorghi non devono fare illusione perché sono spesso emozionali e i rovesci sono sempre possibili. Occorrerà discernere …

In breve: scristianizzazione non sinonimo di irreligione. Tante persone non sono più cristiane-cattoliche: questo non vuol dire che essi siano diventati irreligiosi.

di Don Marcello Stanzione

 
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