Sono prima di tutto i Padri della Chiesa che hanno celebrato con ostinazione l’eccellenza extraterrena della verginità cristiana. Così, per esempio, dice San Basilio da Cesarea: “Chi scelse la vita angelica, si elevò ad una maniera di vivere eterea, ammesso che superò le ordinarie possibilità della natura umana. Effettivamente è proprio della natura degli angeli essere liberi dalla società matrimoniale e non lasciarsi allontanare dalla contemplazione di altra bellezza che non sia quella del volto divino”. ...
Nell’Anno del Signore 1625 in tutta Europa la peste continuava a mietere vittime e anche in Sicilia la terribile piaga fece la sua comparsa.
Il clero locale, in quei giorni, chiese ai fedeli di pregare incessantemente e indisse numerose processioni di penitenza. Per scongiurare il pericolo di contagio, le mura della città vennero sorvegliate da guardie, per impedire l’accesso agli appestati. ...
Grande risonanza ha avuto sui mass media il riferimento agli spiriti celesti che il Santo Padre Benedetto XVI, nato nel 1928 e defunto alla fine di dicembre 2022, fece durante l’Angelus del 2 ottobre 2011. Ecco le testuali parole del Pontefice: “Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. ...
Delle miriadi di angeli, Dio volle che solo tre fossero conosciuti col loro nome: S. Michele, S. Gabriele e S. Raffaele, su cui abbondano le testimonianze nelle Sacre Scritture e nella Tradizione della Chiesa[1]. Per Plinio Corrêa de Oliveira, la cosa non è fortuita. Questi tre arcangeli rappresentano tre modi di essere, tre famiglie spirituali che esistono negli angeli e negli uomini. ...
Riguardo alla grande ricorrenza dell’Immacolato Concepimento della Vergine Maria, ricordiamo le parole stesse che Gesù e la Madonna hanno confidato su questo argomento alla serva di Dio, Luisa Piccarreta.
Cosi Luisa: “Pensavo che in Paradiso tutti avevano avuto la loro prova da parte di Dio, tanto gli angeli, quanto Adamo ed Eva, ma la mia mamma celeste non ebbe nessuna prova nel suo concepimento, tutto le fu propizio tanto da parte di Dio, quanto da parte della sua natura, creta da Dio così felice, così santa, così privilegiata. ...
L'abba Giovanni detto nano per la sua bassa statura fu uno dei più rinomati asceti che illustrarono i deserti dell'Egitto. Ma, prima di raggiungere questo grado di perfezione monastica, anche Giovanni detto il nano fu giovane e inesperto nei cammini del cielo. A questa prima epoca della sua vita appartiene un aneddoto che ci ha conservato la collezione greca Apotegmas Patrum (Massime dei Padri). Un giorno, disse Giovanni a suo fratello maggiore, con il quale faceva vita anacoretica: "Voglio essere libero da tutte le preoccupazioni, come lo sono gli angeli, i quali senza lavorare servono costantemente Dio". ...
Un solo angelo ha assicurato l’accompagnamento spirituale della clarissa bolognese Camilla Pudenziana Zagnoni, nata nel 1592 entrata nel 1609 presso le Povere Dame Clarisse del monastero di San Bernardino, poco dopo la morte della sua sorella maggiore, di cui ella ha preso il nome religioso. Questa Pudenziana la Maggiore, deceduta all’età di venticinque anni in fama di santità, ha trascorso la sua vita sotto il tetto paterno in qualità di monaca di casa (religiosa a domicilio familiare non in un convento), poiché ella era continuamente malata. ...
Un altro grande e famosissimo domenicano devoto agli angeli fu san Vincenzo Ferreri che nacque a Valencia nel 1378. ordinato sacerdote nel 1378, quando scoppiò lo scisma d’Occidente con le due sedi pontificie di Roma e di Avignone, egli, in buona fede, si schierò con il papa illegittimo; ma fu sempre comunque pieno di zelo, predicando in varie nazioni, affinché si ristabilisse l’unità della chiesa. Il santo parlava in madrelingua castigliana, ma tutti lo comprendevano nella propria. ...
Le attività degli angeli sono state uno degli oggetti preferiti della contemplazione di san Tommasod’Aquino. Il massimo genio di tutti i tempi della teologia cattolica era talmente affascinato dal mondo angelico che i posteri lo definirono ‘Doctor Angelicus’.
Per ricompensare la dedizione del suo affezionato segretario, Fra Reginaldo da Priverno, compose il “De substantis Separatis”, che è un magnifico trattato sugli angeli dei quali tratterà spesso sia nella Somma teologica che nella Somma filosofica. Gli angeli custodi, egli scrive, ci istruiscono illuminando le nostre immagini, fortificando il lume della nostra intelligenza, portandoci ad una migliore conoscenza della realtà. Riguardo ai cori angelici san Tommaso scrive: ...
San Pio da Pietrelcina insisteva con i suoi figli spirituali sulla necessità della preghiera, dicendo loro che: “Va all’inferno chi prega poco.”
Cleonice Morcaldi un giorno gli disse; “Padre sant’Alfonso ha detto che si danna chi non prega” e il Padre le rispose: “Chi prega poco si può paragonare a chi non prega.”
A una suora che un giorno gli fece presente che le nuove costituzioni suggerivano un Pater Noster ben meditato piuttosto di tante Ave Maria, il padre rispose: “Chi prega molto si salva, chi prega poco si danna o va a rischio di dannarsi. Chi non prega non ha bisogno del diavolo che lo porti, va all’inferno con le sue gambe.” ...
Ad un insidioso problema esposto dai Sadducei, Gesù diede questa risposta: “I figli di questo secolo prendono mogli e mariti. Però quelli giudicati degni di far parte di quel secolo [venturo] nella resurrezione dei morti, non prenderanno mogli, né mariti, perché già non possono morire e sono somiglianti agli angeli ed, essendo figli della resurrezione, sono figli di Dio " (Luca 20, 34-36. Cfr. Matteo 22, 30; Marco 12, 25. Cito il testo di S. Luca perché qui si trova il termine ίσάγγελος, fondamento di tutta la dottrina patristica. Gli altri evangelisti usano: ώς αγγελος). ...
"Stiamo vivendo il tempo della seconda venuta". Secondo questo gruppo religioso, la missione terrena di Gesù è rimasta incompiuta, ed è risorto solo spiritualmente. A completarla sarebbe stato il loro fondatore, il reverendo Moon
Tra i nuovi gruppi religiosi, la setta fondata nel 1954 in Corea dal Reverendo Sun Myung Moon (1920-2012) e denominata “Chiesa dell’Unificazione”, è tra le più vivaci del mondo. Conta tre milioni di adepti. In Italia essa è conosciuta con il nome di Federazione delle Famiglie per la Pace e la Unificazione. ...