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La corte di Strasburgo dice no al matrimonio omosessuale PDF Stampa E-mail

La corte di Strasburgo dice no al matrimonio omosessualeLeggo sul quotidiano cattolico “ Avvenire” che è divenuta definitiva la sentenza del 24 giugno 2010 della corte di Strasburgo che non considerò una violazione dei diritti fondamentali l’assenza nell’ordinamento austriaco del matrimonio omosessuale. I magistrati del Consiglio d’Europa diedero ragione a Vienna di fronte al ricorso di una coppia omosex avanzato prima dell’entrata in vigore nel loro paese della partnership registrata. L’apposita commissione di 5 membri, che valuta le impugnazioni alla Grande Chambre, ha considerato irricevibile quello dei due omosessuali contro la sentenza di primo grado. Diviene così definitivo il verdetto di giugno che con tale sentenza non c’è stata discriminazione. Per cui è lecito agli stati dire no alle coppie che vogliono fare il matrimonio omosex. A tale riguardo come afferma l’avvocato cattolico Mauro Ronco la vittoria definitiva dell’ideologia omosessuale significherebbe probabilmente la fine del mondo! Il racconto biblico della distruzione ... 

...  di Sodoma e Gomorra rappresenta un monito profetico a cui la nostra mente non deve sottrarsi. Se, poi, alla vittoria dell’ideologia omosessuale seguisse la pratica diffusa dell’omosessualità, non potrebbe che aggravarsi il triste fenomeno del calo demografico, con tragiche conseguenze economiche dell’impoverimento severo del globo. Il primo fattore di crescita economica è espresso dalla laboriosità degli uomini; se la loro presenza sulla Terra si riduce in modo significativo, è inevitabile il regresso dell’economia e il calo del benessere. Nessuno è in grado tuttavia di dire se le leggi che autorizzano le unioni omosessuali nei vari Paesi siano un segno di una vittoria “definitiva” dell’ideologia omosessuale. Vi sono ancora probabilmente energie vitali nei popoli che, misteriosamente guidate dalla Provvidenza e animate della relazione coniugale, diffondendone l’influsso benefico nel mondo, contro i miasmi dell’ideologia omosessuale.

Occorre in ogni caso, in primo luogo, un gigantesco sforzo culturale, che sappia smascherare le finalità perverse è distruggere il segno della mascolinità e della femminilità, annullando la distinzione tra uomo e donna e separando completamente la sessualità della fecondità. Per la fecondazione sarebbero disponibili le metodiche artificiali, che garantirebbero anche meglio la sanità della specie; la sessualità servirebbe per il solo piacere, che si può ottimizzare con la pratica diffusa della sodomia, per cui non fa più differenza l’essere uomo o donna. L’ideologia omosessuale ci mette di fronte ad una sfida antropologica immensa.

Il problema non consiste – o meglio non consiste soltanto e soprattutto- nel prendere atto delle tendenze omosessuali e nel favorire il riequilibrio psichico delle persone che sperimentano nella loro vita queste tendenze.

Il problema è ben più vasto e grave: si tratta di prendere atto che è in corso una guerra occulta contro l’essere e la natura dell’uomo, per mettere fine, se possibile, alla generazione di nuovi figli di Dio.

Don Marcello Stanzione

 
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