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La bottega delle spezie di santa Ildegarda
SUI TRE ARCANGELI Di Luigi Maria Epicoco PDF Stampa E-mail
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lunedì 16 giugno 2025

SUI TRE ARCANGELI29 settembre 2023

Nella festa dei Santi Arcangeli la liturgia ci fa leggere il primo dialogo che Gesù ha con Natanaele in cui non solo porta alla luce la verità del suo cuore ma fa riferimento a un’immagine misteriosa in cui sono citati proprio gli angeli:

«In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».  ...

 

Lungi da me volermi addentrare in una riflessione sull’angelologia, ma vorrei approfittare di questa festa per dire qualcosa proprio del modo ordinario attraverso cui Dio agisce nella vita di ognuno di noi. L’idea errata è quella di immaginarci Dio come qualcuno essenzialmente fuori dalla realtà. Gesù afferma che sarà proprio lui, invece, a diventare un ponte tra il cielo e la terra. Attraverso Gesù si “sale e si scende”. Ma questo cosa significa in termini esistenziali? Fare esperienza di Dio significa fare esperienza di una novità che introduce nella vita un senso nuovo, che è tale non solo perché è inedito ma perché ha il potere di dare significato a tutte le cose. L’annuncio di questo senso nuovo che cambia la nostra vita è rappresentato da Gabriele. Ma l’esperienza di Dio è anche l’esperienza di essere presi sul serio nella nostra debolezza. Ognuno di noi ha bisogno che qualcuno lo curi nelle proprie ferite e non che lo giudichi. Questa modalità compassionevole e lenitiva è rappresentata da Raffaele. Infine ognuno di noi nel rapporto con Dio deve potersi sentire al sicuro da tutto ciò che è contro di noi, dal male, cioè da colui che non solo vuole cancellare un senso e ferirci, ma che più di tutti vorrebbe frantumare la convinzione di essere amati. Questa particolare protezione è rappresentata da Michele.

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“In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”. Con questa immagine suggestiva che Gesù consegna a Natanaele, il vangelo di oggi ci fa fare memoria degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Nella nostra società allenata al fantasy e alle realtà virtuali, parlare di angeli significa evocare personaggi che non hanno nulla a che vedere con la realtà vera ma che abitano quella realtà aumentata alla maniera forse dei pokemon. Eppure se possedessimo un microscopio spirituale ci accorgeremmo che da vicino la realtà è abitata anche da forze non immediatamente visibili, ma che collegano come una rete invisibile il cielo e la terra. Un secolo fa parlare del wifi avrebbe destato qualche sospetto di stregoneria negli ascoltatori, poichè non potevano immaginare come delle immagini, dei suoni, dei contenuti potessero viaggiare in tempo reale da una parte all’altra del pianeta senza vedere immediatamente nulla di questo passaggio. Eppure ciò è reale. Nella vita spirituale c’è qualcosa di simile. La linea wifi del cielo è fatta di angeli. E tra di essi ce ne sono alcuni con ruoli e funzioni decisive. Possiamo anche non crederci, ma ciò non ci metterà fuori da questo wifi, semplicemente non lo utilizzeremmo. Al contrario, utilizzarlo, significa sapere che siamo costantemente in collegamento con il cielo. E proprio a partire da questa “connessione”, Michele, Gabriele e Raffaele rappresentano tre “funzionalità” straordinarie di questo wifi. Michele è colui che difende, Gabriele colui che annuncia, e Raffaele colui che guarisce. In definitiva tutte e tre questi arcangeli ci donano tre cose di cui ognuno ha bisogno. La prima cosa è sapere che non siamo soli nella lotta, ma che c’è qualcuno che combatte con noi. La seconda cosa è ricevere un annuncio che è più grande dei nostri ragionamenti e calcoli, un annuncio che come un imprevisto ci cambia la vita. La terza è sapere che quasi mai passiamo indenni in mezzo alle vicende della nostra storia e quindi abbiamo bisogno di guarigione.

 

 
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