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VARIE INTERPRETAZIONI SUL NUMERO 666
Mons. Marcianò su “Cristianesimo e vita militare” PDF Stampa E-mail

Mons. Marcianò su “Cristianesimo e vita militare”

Con grande gioia porgo il mio saluto ai presenti, agli autori del libro, a padre Giulio Cerchietti, assicurando la mia vicinanza in occasione della presentazione di questo testo, inziativa che considero importante per il nostro mondo militare. Già il titolo, “Cristianesimo e vita militare”, ci inserisce nella coniugazione di un binomio indispensabile e, in questo momento storico della vita della Chiesa e del mondo, particolarmente eloquente, perché ci proietta direttamente al mistero della santità. E come non lasciarci conquistare dalla bellezza della santità proprio pochi giorni dopo la solenne Celebrazione per la Canonizzazione, assieme al grande Giovanni Paolo II, dell’amato Papa Giovanni XXIII? Il suo è solo uno dei tanti esempi di santità nella vita militare, questo lo sappiamo bene; una santità maturata anche vivendo il cristianesimo da soldato prima e da cappellano poi; una santità che ci tocca profondamente e ci spinge a ribadire che “cristianesimo e vita militare” è un binomio che può essere estremamente costruttivo. ...
...È nel Vangelo, infatti, che si trova la strada per realizzare in pienezza parole come giustizia e pace, rispetto per la vita e la dignità umana, difesa dei piccoli e degli ultimi, accoglienza e solidarietà… quei valori la cui promozione il mondo militare assume come ragion d’essere. Ma nella vita militare, se vissuta - come dovrebbe essere – quale vocazione a custodire e proteggere, si può trovare una via di educazione a tali valori, peraltro di fondamentale importanza per potenziare l’umano di ogni società.
Veramente la vita militare, con le sue potenzialità e la sua dedizione, va colta come ricchezza ma anche come provocazione e sfida, in particolare come sfida educativa per la nostra cultura che, così pericolosamente intrisa di soggettivismo individualista, ha bisogno di aprirsi al respiro dell’alterità e della trascendenza. In questo orizzonte, verso cui peraltro tende ogni uomo, si inserisce, in modo speciale, anche l’impegno dei cappellani, sacerdoti che condividono la vita dei militari, nei vari contesti e nelle divese situazioni, sostenendone l’esistenza, assistendone la crescita cristiana e potenziando la dimensione comunitaria e comunionale.
“Cristianesimo e vita militare”: sono contento che di questo si scriva nel testo che oggi viene presentato e sono persuaso che di questo occorra scrivere e parlare ancora tanto, affinché si comprenda sempre più ciò che i nostri autori penso abbiano voluto dimostrare: la forza dell’amore, capace di trasformare dal di dentro la logica dell’ingiustizia, della violenza, della guerra, grazie all’impegno di uomini chiamati a fare dono della propria vita per custodire, difendere e promuovere la vita dei fratelli.
A tutti, di cuore, buon lavoro!

Roma, 7 maggio 2014

+ Santo Marcianò
 
Segnalazione di Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui)
 
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