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IL PERICOLO DELL’INFERNO IN UN LIBRO SU DON DOLINDO RUOTOLO
L’EDITRICE SUGARCO PUBBLICA “NEL MONDO DEGLI ANGELI” Di Andrea Franchini PDF Stampa E-mail
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domenica 01 marzo 2020

NEL MONDO DEGLI ANGELISono anni  che “mi occupo” degli angeli, e sono anni che sento e vedo e mi confronto con don Marcello Stanzione, unanimemente considerato il maggior angelologo italiano (europeo? Mondiale?). Don Marcello ha scritto innumerevoli libri sugli angeli, possiamo dire tranquillamente che “sa tutto sugli angeli”. E dunque abbiamo, insieme, deciso di “fare il punto” sugli angeli sotto forma di intervista. Essendo giornalista, è una forma letteraria che mi si addice, ma che ha anche il merito di fornire al lettore un ritmo narrativo diverso da quello del saggio tradizionale. ...

 
Le domande che lungo tutta la narrazione di questo volume intitolato “ Nel mondo degli Angeli” che pongo a don Marcello sono le domande che io mi pongo sugli angeli e che credo tutti si pongono su questa tematica. Abbiamo dunque seguito un percorso logico nel tentativo di spiegare tutto quello che è possibile spiegare, cercando insieme di dipanare una matassa a volte intricata, per ricondurre il “discorso sugli angeli” nel suo giusto binario dottrinale ma anche umano.

Umano, esatto. Il nostro intento è quello di far capire a tutti che cosa sono davvero gli angeli, quale posto devono occupare nella nostra vita, che cosa ne dicono le Scritture e che cosa ne dobbiamo dire noi stessi per non dire delle sciocchezze. In qualche modo il mondo angelico ha appunto dei tratti umani che sono a noi cari, possiamo, anzi dovremmo, “affezionarci” agli angeli in generale e al nostro angelo custode in particolare.

Non possiamo ovviamente “affezionarci” a Dio, e neppure a Gesù. Ma gli angeli (e per altri versi anche la loro Regina, la Madonna) ci consentono un rapporto interiore che possiamo senza timore anche definire “affettuoso”. Ci hanno aiutato in questo i pittori del passato, l’iconografia angelica è rassicurante, giovani bellissimi, le ali… E quando non è rassicurante dà comunque sicurezza: i dipinti e le statue di San Michele Arcangelo che sconfigge Satana sono un messaggio preciso che Qualcuno ci protegge dal Male.

Questa mia lunga chiacchierata con don Marcello è dunque il nostro appassionato tentativo di far conoscere il mondo angelico attraverso le domande di un curioso per professione e di un esperto per vocazione. Un modo per “saperne di più” che possa fornire i confini storiografici prima e dottrinali poi di questo mondo, abbandonando l’approssimazione, il sentito dire, quell’angelologia fai-da-te che se da una parte può soddisfare le esigenze di tanti, dall’altra troppo si discosta dai canoni tradizionali per essere accettata,

Il mondo degli angeli è un mondo codificato così come codificati sono i loro compiti. È d’altra parte un mondo affascinante che val la pena di conoscere in modo più approfondito, di studiare, di comprendere. Così come affascinanti sono le storie dei Santi che con gli angeli hanno avuto un rapporto particolare: Padre Pio usava il suo angelo custode come messaggero e vedeva gli angeli custodi dei suoi visitatori. Ecco, credo sia questa una delle parti affascinanti del mondo angelico: mentre la stragrande maggioranza degli umani che crede in Dio e di conseguenza negli angeli è costretta a fare un esercizio costante di fede, ci sono alcuni eletti ai quali il Signore concede invece la capacità di vedere, di sentire, è come se a loro fosse concessa quella “prova” che tutti intimamente cercano.

Don Marcello ed io abbiamo dunque cercato innanzitutto di far capire di che cosa parliamo quando parliamo di angeli, proprio per evitare equivoci, poi abbiamo cercato di “descriverli”, di capire e raccontare come sono fatti, e di conseguenza di comprendere “che cosa è davvero un angelo”.

Ci siamo poi addentrati nella gerarchia angelica così come ce l’ha proposta la dottrina cattolica ma con un occhio più attento agli arcangeli, che sono angeli molto speciali che hanno compiti e poteri molto speciali. Non sembri blasfemo ma solo affettuoso il desiderio di definirli come i “supereroi” degli angeli, uno che caccia il Demonio con la sua spada, l’altro che appare nei momenti cruciali della storia per annunciare eventi sorprendenti, l’altro ancora che guarisce le persone. Per non parlare di Lucifero, l’angelo del male, la cui arroganza gli fu fatale e i cui seguaci ingaggiano dalla notte dei tempi una lotta incessante con gli angeli rimasti fedeli a Dio.

Un capitolo speciale lo abbiamo dedicato agli angeli custodi, che sono quelli preferiti nel nostro immaginario e che ci accompagnano fin da quando siamo nati e che ci accompagneranno fino al nostro ultimo istante su questa terra e anche più in là. Loro, in perenne equilibrio fra il desiderio di guidarci sulla via giusta e il rispetto della nostra libertà di pensiero, perché è questo il vero dilemma dell’angelo, deve guidarci ma non può costringerci, perché Dio ci ha dato il libero arbitrio ed è usando quello che spetta a noi decidere il bene e il male e agiare di conseguenza. Quando scegliamo il male, magari poco prima il nostro angelo ci aveva suggerito il contrario, ma non può farci nulla, se non soffrire per il nostro sbaglio.

L’intervista a don Marcello esplora anche tematiche più complesse, perché se da una parte appare chiaro il compito degli angeli nella nostra vita, dall’altra i teologi si sono invece interrogati per due millenni su “che cosa sono gli angeli” e “che cos fanno gli angeli” e le loro dissertazioni teologiche (così come quelle metafisiche) sono a mio avviso di estremo interesse.

Infine, un capitolo importante è dedicato al rapporto fra noi, gli angeli e la morte: quel momento particolare in cui tutto si trasforma, si chiude per poi riaprirsi, quel momento che tutti temiamo non solo perché è il momento la nostra vita cessa, ma è anche il momento in cui i nodi vengono al pettine, non c’è più margine per correggere gli errori, quel che è fatto è fatto, e al di là di quella soglia ci attende il Giudizio, che è irrevocabile.

 
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